Psy, il suo nuovo singolo e il segreto del trash

Arriva da lontano, ma è pronto a riconquistare il mondo a suon di stranezze. Psy è tornato e il suo nuovo singolo è già un successo, a voi piace?

[ads1]Credevamo di essercene liberati, ma a tre anni dal tormentone estivo  Gangnam Style che l’ha reso famoso oltreoceano, Park Jae-sang in arte Psy è tornato con un nuovo tormentone trash “Daddy”. 

Daddy è uno dei due singoli che anticipano PSY 7th Album, il sesto album del rapper sudcoreano rilasciato il 1° Dicembre dalla YG Entertainmen.

I due singoli sono stati pubblicati in contemporanea, probabilmente con l’intento di portarli entrambi in cima alle classifiche. Tuttavia Napal Baji è rimasto indietro mentre Daddy con più di 15milioni di visualizzazioni, si prepara a diventare una hit.

Ma qual è il segreto di Psy? I testi coreani incomprensibili alla maggior parte degli occidentali sono sicuramente una forza per il rapper che riesce a creare “successoni” senza un apparente significato. Aggiungiamo poi un pizzico di sound dance, qualche parolina in inglese che possa entrare anche nel subconscio di chi inizialmente storce il naso e il gioco è fatto. Non dimentichiamoci poi che Psy è anche un ballerino e accompagna ogni suo singolo da una coreografia stravagante.

Nel video di Daddy vediamo il coreano immedesimarsi in diversi personaggi in una corsa con il tempo che attraversa le principali fasi della vita: infanzia, adolescenza, periodo adulto e vecchiaia.

Psy sembra felice di somigliare al suo caro vecchio daddy, ma chissà cosa pensa il malcapitato genitore di quel figlio bizzarro.

Forse non sarà un artista con la A maiuscola, ma che piaccia o meno, dobbiamo riconoscere che la stranezza musicale del rapper coreano è un’unicità nella musica commerciale odierna.

Nella nostra società sempre più caotica e stressata non sarà poi la fine del mondo se all’ora di punta trasmettessero Daddy alla radio e voi foste bloccati nel traffico cittadino. Non siate sempre così intellettuali e critici, talvolta la vita necessita di un po’ di leggerezza o chiamatelo pure sano trash, rilassare i nervi a suon di Psy non può che farvi bene (ma non esagerate).

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