14 Marzo 2015 - 02:46

Psycho e il ritorno dei Muse, quando l’evoluzione degenera in psicosi

I Muse sono tornati con Psycho, primo “Drone” estratto dal nuovo album, che ne anticipa temi e scelte musicali attraverso un uomo che stenta a ribellarsi, vittima dell’assoggettamento al potere e della conseguente alienazione

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Dopo una lunga e trepidante attesa i Muse sono tornati, pubblicando il lyric video di Psycho, primo estratto dal nuovo album Drones – in uscita l’8 giugno 2015, ma già in pre-order su iTunes. Il primo singolo, dal titolo Dead Inside sarà invece disponibile il prossimo 23 marzo.

Per me un drone è uno piscopatico metaforico che permette comportamenti psicopatici senza possibilità di appello. Il mondo è dominato da droni che utilizzano droni per trasformarci tutti in droni. Questo album analizza il viaggio di un essere umano, dalla sua perdita di speranza e dal senso di abbandono, all’indottrinamento dal sistema affinché si diventi droni umani, fino alla defezione terminale da parte degli oppressori,

ha dichiarato Matt Bellamy a proposito del loro nuovo progetto discografico, anticipato da Psyco, che nel suo testo sembra riassumere perfettamente l’intento tematico dell’intero lavoro.

Sei un drone umano?
(Sì, signore!)
Sei una macchina per uccidere?
(Sì, signore!)

La tua mente è solo un programma
E io sono il virus
Sto cambiando la stazione
Io aumenterò i tuoi limiti
Ti trasformerò in un super-drone
E ucciderai al mio comando
E io non ne sarò responsabile

Sei un assassino psicopatico, dillo, “io sono un assassino psicopatico!

psychoProtagonista del componimento è un vero e proprio drone umano, completamento assoggettato alle regole dell’evoluzione e del potere, che hanno fatto di lui un assassino privo di coscienza e sensi di colpa.

Metafora perfetta dell’alienazione di cui siamo tutti un po’ vittime, e che rischia di trascinarci in un vortice di delitti simbolici e di depredazione delle facoltà mentali individuali, mettendole al servizio di una forza superiore e malvagia in grado di manovrarci e trasformarci in macchine da guerra senza identità. In balìa della follia più bieca.

Droni che si impongono in ogni ambito, fino a coinvolgere l’umanità stessa, il tutto inserito in una cornice rock che ci riporta indietro nel tempo a quelle che erano le sonorità originali dei Muse. Bellamy ha infatti dichiarato:

Ho la forte sensazione che il prossimo disco dovrà spogliarsi delle cose che abbiamo sperimentato nei nostri due precedenti lavori, ovvero dell’elettronica e di tutte quelle sonorità. Credo che sia sempre bello ritrovarsi e ricordarci di chi siamo in realtà.

museInoltre con un post sui social network la band ha anche svelato la copertina (opera dell’artista americano Matt Mahurin) e la tracklist di Drones:

 

‘Dead Inside’
‘[Drill Sergeant]’
‘Psycho’
‘Mercy’
‘Reapers’
‘The Handler’
‘[JFK]’
‘Defector’
‘Revolt’
‘Aftermath’
‘The Globalist’
‘Drones’

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