19 Maggio 2016 - 16:08

Purple Drank, la droga “legale” a base di sciroppo per la tosse

Arriva anche in Italia, passando per la Svizzera, la Purple Drank, una droga di origine americana a base di sciroppo per la tosse e gassosa. La storia dello stupefacente riporta a oltre vent’anni fa e sembra avere molti fan nel mondo hip-hop

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Dirty Sprite, Syrup, Sizzurp: può essere indicata con tanti nomi ma il più noto è senza dubbio Purple Drank, derivante dal caratteristico colore viola che assume il liquido prima che esso venga ingerito per via orale. Da questo punto di vista se il nome scelto può variare di zona in zona, la sostanza a cui esso fa riferimento è sempre la stessa e cioè uno stupefacente  ottenuto miscelando il Makatussin Comp, sciroppo per la tosse a base di codeina, con una semplice gassosa. La codeina è un alcaloide di natura oppiacea dotato di una forte azione analgesica e antitussiva ottenuto per derivazione dalla morfina, il principale tra gli alcaloidi estratti dal Papaverum Somniferum, e rispetto alla quale presenta una potenza molto più blanda ed un tasso di assuefazione quasi nullo. Per questa sua attività è uno dei costituenti fondamentali di alcuni sciroppi per la tosse che, a quanto pare, se mescolati con determinate proporzioni di gassosa sono in grado di generare un cocktail dallo spiccato potere ipnotico-sedativo avente attività potenzialmente stupefacente ed il cui abuso può comportare la morte per soffocamento a causa della depressione dell’attività neurologica che regola l’apparato respiratorio.

Murales dedicato a dj Screw con ovvi riferimenti alla codeina

Murales dedicato a dj Screw con ovvi riferimenti alla codeina

A dispetto di quanto si possa credere però, il “fenomeno purple drank” non è qualcosa di recentissimo ma affonda le sue radici nei primi anni sessanta quando, in alcune zone degli Stati Uniti, il cocktail psicoattivo rappresentava un’alternativa di “serie B” alle droghe pesanti dell’epoca per via della sua facile reperibilità (in effetti basterebbe passare prima in farmacia e poi al supermercato), unita ad un costo pressoché nullo ed alla sua “parziale legalizzazione” in quanto le sostanze utilizzate nella composizione sono totalmente legali.

Questi fattori permisero una rapida diffusione della droga in tutto il continente, il cui boom vero e proprio si verificò nei primi anni ’90 ed in concomitanza con la parallela esplosione della Golden Age dell’hip hop americano che permise lo sviluppo di un vero e proprio culto della Purple Drank celebrata in svariati brani e liriche dell’epoca.

Emblematiche in tal senso sono le storie di autori e produttori come  Big Moe, Pimp C, o Dj Screw, autore del brano “Snippin Codeine” e deceduto nel 2000 per overdose di codeina mescolata a Valium, personaggi a cui si aggiungono anche i ben più noti Future, le cui rime hanno molti richiami alla sostanza, e Lil Wayne ricoverato nel 2013 per una intossicazione derivante dall’abuso della stessa. Tutti questi avvenimenti di dominio pubblico, associati alle indagini che hanno certificano un crescente utilizzo della sostanza anche da parte dei giovani, hanno spinto gradualmente molti stati americani a istituire l’obbligo di ricetta, fino a quel momento assente, per gli sciroppi a base di codeina limitando notevolmente la reperibilità del prodotto. L’obbligo di ricetta in Italia c’è sempre stato, ed è probabilmente il motivo principale per spiegare la scarsa diffusione della Purple Drank nei decenni passati.

Lo stesso discorso non è valido, però, per la Svizzera dove la vendita del Makatussin è ancora totalmente libera, un fattore che ha permesso l’istituzione di veri e propri “viaggi dello sballo”oltre confine per ottenere lo sciroppo da utilizzare in Italia. Questo fenomeno sta conoscendo un grande sviluppo nel Nord del paese, soprattutto in Lombardia e ancor più a Milano e nelle città limitrofe la cui vicinanza alla frontiera è quasi nulla. Proprio nell’hinterland milanese, e per la precisione a Cinisello Balsamo, alcuni ragazzi hanno anche lanciato una linea d’abbigliamento dedicata alla purple drank con disegni stampati su maglie e felpe che ritraggono una bottiglia di sprite, associata alla confezione dello sciroppo per la tosse, pronte per essere mescolate in un bicchiere.

Fonte foto: Mondorap.it

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