8 Marzo 2017 - 12:05

Quotazione oro: come valutare gli oggetti in oro

oro

Vuoi disfarti degli oggetti in oro che hai in casa e vuoi conoscere il procedimento per riuscire a conoscere il valore del tuo oro? Sei nel posto giusto

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Di seguito scopriremo quali sono i passaggi principali ed indispensabili per valutare il prezzo di oggetti in oro.
La decisione di conoscere la quotazione dell’oro può essere dettata da una duplice necessità:
– potresti voler assicurare un oggetto in metallo nobile, oppure decidere di venderlo direttamente.
In entrambi i casi sarà essenziale conoscerne il valore, anche prima di recarsi presso un rivenditore professionale.

Prima di iniziare a descrivere gli elementi che caratterizzano l’analisi degli oggetti, bisogna precisare la distinzione esistente tra valutazione dell’oro, che t’informa del valore dei tuoi oggetti e offerta preventiva che indica invece la somma di denaro che un soggetto o un’azienda è disposto a pagare per il tuo oro, anche e soprattutto in base alla quotazione attuale. Queste ultime sono spesso suscettibili di oscillazioni derivanti dall’andamento generale dell’economia. Prima di recarsi dalla propria gioielleria di fiducia sarebbe buona regola conoscere, anche solo a livello approssimativo, il valore del proprio oggetto. Il più delle volte, gli addetti ai lavori evitano di dare informazioni circa i parametri e le metodologie utilizzate per delineare la valutazione.

Ecco i punti essenziali per valutare oggetti in oro:

La caratura: indica la quantità di oro contenuta in un certo oggetto, essendo che l’oro necessita di essere lavorato in combinazione con altre leghe metalliche. La purezza di un oggetto può oscillare da 1 a 24 carati.
La caratura è indicata da un timbro inciso sugli oggetti in zone difficilmente visibili ad occhio nudo. Proprio per questo motivo è utile munirsi di una lente d’ingrandimento. La presenza del timbro assieme al marchio di fabbrica, servono anche a comprendere l’effettiva veridicità del prodotto. In assenza di questi due elementi, con molta probabilità, l’oggetto non è realizzato in oro.

Per gli oggetti datati, invece, potrebbe accadere che le cifre recanti la caratura possano essere diventate illeggibili. In tal caso, affidandosi ad un professionista del settore, si potrebbe verificare l’effettiva veridicità in via definitiva, anche attraverso uno speciale esame chimico sull’oggetto.

Per la maggior parte dei gioielli prodotti prima degli anni ’80, inoltre, è da tenere in considerazione che la caratura indicata è leggermente inferiore a quella reale ed effettiva.

– Se i tuoi articoli risalgono ad epoche passate potrebbero assumere un valore non indifferente. Più un oggetto in oro è antico, maggiore potrebbe essere il suo valore;
– L’eventuale presenza di graffi o ammaccature potrebbe influire sul valore generale dell’articolo;
– Tutti i prodotti dovrebbero riportare il marchio di fabbrica oltre che l’indicazione del peso. Se il marchio del produttore ha una certa rilevanza nel settore dei metalli preziosi, il prezzo degli oggetti in oro potrebbe salire.

Per far valutare e vendere il tuo oro potresti rivolgerti ad una gioielleria, ad un negozio di articoli di antiquariato o potresti vendere i tuoi oggetti all’asta.
In commercio sono disponibili moltissimi kit estremamente economici, utili per aiutare i meno esperti nella valutazione degli oggetti aurei. Tali kit contengono in prevalenza l’acido nitrico e la pietra composta di selce o novaculite. Entrambi servono per effettuare valutazione su oggetti in oro da 10 carati a 22 carati. I kit più costosi contengono anche una bilancia di precisione decimale, indispensabili per pesare correttamente l’oro. L’utilizzo di normali bilance potrebbe dar luogo a inevitabili imprecisioni.

Come riporta il sito http://oroediamanti.it, punto di riferimento nella quotazione degli oggetti in oro, in linea generale se un articolo non reagisce al contatto con alcune gocce di acido nitrico si tratta di un prodotto autentico. In caso contrario l’oggetto è un falso.
Un ulteriore tipologia di kit reperibili in commercio per la valutazione dell’oro è il test Skey che consiste in un pennino che svolge la medesima funzione del acido nitrico e che può arrivare a svolgere fino a 1000 test.

Se marcando l’oggetto in oro con la penna non appare nessun segno, l’oggetto è un falso.
Se invece:
– il tratto diventa verde, l’oro è da 10 carati;
– se diventa marrone è da 10 o 14 carati, dipende dalla tonalità del marrone;
– se il tratto diventa arancione è da 18 carati;
– giallo è da 22 carati
– rosso è da 24 carati.

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