8 Aprile 2016 - 18:49

Referendum trivelle. Di cosa si tratta nello specifico?

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Il giorno del referendum delle trivelle del 17 aprile si avvicina sempre più. In maniera molto semplice, di cosa si tratta?

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Il giorno del referendum abrogativo è sempre più vicino e gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimere il proprio giudizio attraverso un “Si” o un “No” sulla questione. Ma per rendere le idee ancora più chiare, partiamo dal principio.

Innanzitutto, “Cosa si intende per referendum?

Il referendum è uno strumento di democrazia diretta, ciò significa che i cittadini possono, senza alcuna intermediazione o rappresentanza parlamentare, esercitare direttamente il potere legislativo, o meglio, quel sistema legislativo nel quale nessun organo dello Stato detiene il potere legislativo in forma monopolistica. Esso per cui consente agli elettori di pronunciarsi senza nessun intermediario su un tema specifico oggetto di discussione.

L’oggetto di discussione nel quale il cittadino italiano dovrà pronunciarsi il 17 aprile, è sulla questione delle trivelle. “Ma cosa sono le trivelle?”

Nello specifico, la trivella è uno strumento utilizzato per perforare (trivellare) del materiale solido, o semi-solido al fine da estrarre dal terreno materie prime, come petrolio e gas.

La questione del referendum, è stato richiesto da 9 Consigli regionali, ovvero: Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise, e nasce nel momento in cui è stato dimostrato che, a causa di queste trivellazioni, l’inquinamento ambientale, in particolare quello marino, è aumentato al punto da causare dei veri e propri danni all’ambiente e alla salute umana. Infatti i dati mostrano che nelle acque italiane, in questo caso nel Mare Adriatico, sono state rilevate forte quantità di metalli pesanti.

Un ulteriore fattore è la questione “lavoro“.

La chiusura di queste piattaforme petrolifere non determina un’ulteriore disoccupazione in quanto, anche qualora dovesse vincere il “si“, si deve comunque aspettare la fine delle concessioni, cosa che prevede ancora alcuni anni.

Infine un ultimo fattore da tenere in considerazione è l’informazione. Ancora oggi, molte persone sono abbastanza confuse sull’oggetto della questione del referendum, in quanto non vi è molta pubblicità. Ciò induce i cittadini stessi, ad estraniarsi per primi da tutto ciò, in quanto non comprendono il reale significato della questione, facendo perdere in questo modo il reale significato di referendum. Questo può verificarsi poiché l’oggetto di discussione non intacca personalmente il singolo cittadino, visto che le eventuali conseguenze si verificheranno solo con l’avanzare degli anni.

Si dovrebbe partire da piccoli passi per raggiungere un risultato migliore, e questo referendum ne dà la possibilità.

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