Renzi, annunciato nuovo G7 in Sicilia

L’Italia ospiterà il G7 in Sicilia. Renzi annuncia l’evento previsto per il 2017, rispondendo alle polemiche sull’operato del governo.

[ads1]

Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha comunicato la notizia mentre era in volo per il G7 di quest’anno, organizzato in Giappone. Stando alle affermazioni del leader fiorentino, l’Italia rivestirà un ruolo centrale in numerosi argomenti che verranno affrontati e aperti dalla rappresentanza del Paese: energia e immigrazione saranno le parole chiave. Il premier ha inoltre espresso soddisfazione per l’attenzione internazionale riposta verso le questioni inerenti all’Italia, non esitando a sbilanciarsi nella retorica: “Vorrei che ci fosse posto, al tavolo dei potenti, anche e soprattutto per chi non ha voce. Vorrei che ci fosse posto, al tavolo dei potenti, per gli occhi dei bambini di Idomeni”. Affermazioni dal tono “commovente”, che certamente non giovano ai profughi, afflitti dalle persecuzioni jihadiste nei propri Paesi.

Inoltre, nella E-news dove ha annunciato il G7 italiano, il primo ministro è tornato sulla problematica del referendum, sminuendo il malcontento popolare per l’esito delle votazioni e invitando i cittadini a “scorgere il panorama una volta diradata la nebbia” delle polemiche. Occorrerà tuttavia comprendere di quale sorta di panorama si tratti, considerati gli effetti catastrofici di altre riforme, quale il Jobs Act, che non ha certamente favorito l’occupazione.

Si accenna a “primi segnali di ripresa”, tuttavia individuabili nel PIL italiano, non nel numero di aziende o di settori produttivi in cresita, si parla anche di crescita occupazionale, sulla base dell’aumento del numero di contratti di lavoro, che nella gran parte dei casi non prevedono il noto tempo indeterminato. Cifre, dunque, utilizzate per diffondere la speranza lontana di una ripresa economica del Paese.

Dulcis in fundo, giusto per rimanere ancorati all’utilità, Renzi non esita a esprimersi sul mondo calcistico, esortando gli italiani ad avere ancora fede, perché “il governo si impegnerà per restituire il calcio alle famiglie e agli appassionati”.

[ads2]