21 Gennaio 2016 - 19:00

Renzi, “L’Italia è tornata solida e ambiziosa”

Matteo Renzi

Matteo Renzi replica a Jean-Claude Juncker: “Io non sono contro l’Europa, voglio più Europa che funzioni e che abbia regole uguali per tutti”

[ads1]Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, e il j’accuse del presidente della Commissione Europea, Matteo Renzi tenta di reagire e rimediare. Un’invettiva protesa a difendere il suo governo, ma soprattutto la sua leadership, non più così salda al di là dei confini nazionali. Una retorica furbescamente guidata, e funzionale alla distensione dei rapporti internazionali e alla serena coabitazione con l’opinione pubblica.

Direttamente dalla sua pagina Facebook, il presidente del Consiglio sottolinea come l’Italia sia un’entità in continua trasformazione, attualmente esposta ad una congiuntura economica favorevole. Ad avallare tale ipotesi, i contatti instaurati tra le rappresentanze istituzionali ed investitori stranieri, quali Apple e Cisco, che dovrebbero rappresentare nuove opportunità per il Paese.

In conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti circa la situazione bancaria italiana, si avvale della stessa flemmatica rassicurazione. Una struttura solida, nonostante le turbolenze finanziarie e procedurali degli ultimi tempi:” Stiamo studiando una soluzione, padoan sta facendo un ottimo lavoro, il dato è meno grave di quello segnalato dai mercati ma è normale che i mercati facciano il loro gioco”.

E rispetto allo scontro verbale con Junker, Renzi è abile nello smorzare i toni, riservando comunque sottili pungoli. “Il mio partito è il partito più votato in Europa, con oltre undici milioni di voti. Se Juncker è lì, è grazie anche ai voti del Pd e del Pse. Non sono permaloso. Se Juncker sbaglia una conferenza stampa, pace. Se Juncker sbaglia politiche, allora sì che mi preoccupo”

Segnali distensivi provengono dal Commissario degli Affari Economici, Pierre Moscovici, invitando a procedere congiuntamente e senza nervosismi: “Il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, è un leader ambizioso e attento alle riforme e la Commissione Europea ha avuto molte occasioni per mostrare il suo apprezzamento verso quelle riforme”.

Una buona relazione tra Renzi e il resto dell’Unione comporta, però, due condizioni: erogare i 300 milioni di euro, per la gestione dei flussi migratori, da destinare al governo turco, e la diminuzione delle clausole di flessibilità, da quattro a due, contenute nella legge di Stabilità. [ads2]