21 Giugno 2017 - 13:14

Reyer Venezia Campione d’Italia dopo 74 anni

Reyer Venezia

Terzo scudetto della storia per il club veneto, la Reyer Venezia ha battuto l’Aquila Basket per 81-78 al PalaTrento dopo una gara 6 al cardiopalma

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I Leoni Veneziani tornano a ruggire, dopo ben 74 anni d’attesa dall’ultimo titolo conquistato in Italia, la Reyer Venezia è campione della BEKO Lega Serie A. Dopo averlo sfiorato negli ultimi due anni, finalmente è arrivata la consacrazione per gli uomini di coach De Raffaele. Il cammino della Reyer è stato sicuro, senza incertezze a parte una piccola flessione all’inizio del girone di ritorno. Seconda al termine della regular season dietro Milano, nei playoff s’è sbarazzata con autorità prima di Pistoia e poi di Avellino. Quindi ha domato Trento in una serie finale di grande intensità. Si dirà che la crisi improvvisa e inaspettata dell’Olimpia può in parte aver facilitato le cose.

Al suono della sirena finale del definitivo 81-78, s’è vista l’apoteosi del sindaco-proprietario Luigi Brugnaro, artefice di un’impresa figlia di un decennio di investimenti e programmazione; così come la consacrazione di Walter De Raffaele, coach cresciuto in casa che ha saputo trasmettere assieme al presidente Federico Casarin i valori di una società storica a un gruppo di giocatori che non hanno certo radici autoctone.

La partita è stata forse la più bella della serie, dove Venezia si giocava il primo match point e Trento è scesa in campo con lo slogan “Die Hard” duri a morire, proprio a significare la voglia di non mollare mai degli avversari. Dal terzo quarto in poi, Venezia ha gestito la partita oscillando tra vantaggi di 6-9 punti, complice una gran partita dell’Argentino Ariel Filloy e del sempreverde Michael Bramos, già pluricampione con Siena negli anni d’oro della società Toscana. C’è gloria anche per Stefano Tonut, figlio d’arte di Alberto, che nella stagione 1988-89 perse in finale con la sua Livorno e sente il titolo del figlio, come dichiarato ai microfoni Rai a fine partita: “Come se fosse mio, ho tramandato la passione per questo sport a mio figlio e lui è riuscito a vincere qualcosa che io ho soltanto sfiorato”.

Gli eroi di oggi si chiamano Peric, Bramos, Tonut, Haynes, McGee, Filloy, Stone e tanti altri. Magari nessuno di loro conosce bene la storia che trasuda dalle magliette granata, ma lo spirito è tornato quello di un tempo.

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