16 Novembre 2015 - 18:31

Ruhollah Khomeyni, nella Francia Anni ’70, il padre fondatore dell’estremismo islamico

Oriana Fallaci nella storica intervista del 1979

Nessuno pare ricordarsi di un certo Ruhollah Khomeyni e i più giovani neppure sanno chi sia

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C’era una volta un luogo chiamato Persia (o se preferite Iran) governato dallo Scià Mohammad Reza Pahlavi; costui si era messo in testa di perseguire la laicizzazione del Paese entrando in conflitto politico e mediatico con gli sciiti.

Ruhollah Khomeyni

Ruhollah Khomeyni

Nel 1963  il Khomeyni organizzò una congiura contro lo scià, complotto che però fallì e che gli causò l’esilio, dapprima a Bursa, in Turchia, quindi in Iraq (nella prestigiosa storica sede di Najaf) e infine in Francia, a Parigi: fu in quest’ultima sede che Khomenyni restò più a lungo e da dove fomentò la rivolta in attesa dell’occasione di dar vita a una rivoluzione.

Il 7 gennaio 1978 la rivolta popolare esplose contro Mohammad Reza Pahlavi. Sebbene si fosse mostrato possibilista verso una trattativa, lo scià il 16 gennaio 1979 fu costretto a fuggire dall’Iran mentre Khomeyni, tornato il 1º febbraio da un esilio che durava quasi da sedici anni, poteva instaurare la cosiddetta Repubblica Islamica. L’estremismo e l’espansionismo islamico nacque quel giorno: fra le prime leggi, di forte stampo moralista, vi furono l’abolizione del divorzio, la proibizione dell’aborto, e per le donne l’abbassamento dell’età minima per il matrimonio a 9 anni; inoltre istituì, la pena di morte per l’adulterio, come pure per la bestemmia.

Ruhollah Khomeyni scende dall'aereo che lo ha riportato in Iran dopo l'esilio. Viene aiutato a scendere da uno dei piloti dell'Air France

Ruhollah Khomeyni scende dall’aereo che lo ha riportato in Iran dopo l’esilio. Viene aiutato a scendere da uno dei piloti dell’Air France

E gli U.S.A.? L’appoggio dell’allora Presidente Jimmy Carter era esclusivamente per lo Scià destituito; tuttavia ogni aiuto risultò inutile e controproducente, tant’è che persino l’ambasciata americana a Teheran fu occupata e gli ostaggi liberati soltanto dopo più di un anno di prigionia. Successivamente, contro l’Iran, gli U.S.A. si schierano con l’Iraq di Saddam Hussain. Ma anche qui la politica statunitense stupì “negativamente” il globo: scoppiò lo scandalo dell'”Irangate”, dove fu scoperto che la vendita di armi a gruppi moderati iraniani tramite Israele, era stata utilizzata dall’amministrazione Reagan per trattare la liberazione di alcuni ostaggi americani prigionieri in Libano. Per dirla in due parole, gli U.S.A. mentre combattevano la guerra contro l’Iran… gli vendevano le armi per combattere il loro alleato Hussein.

Non c’è nulla in quello che accade oggi che non fosse nella mente e nei programmi di Khomeyni e che non abbia le sue premesse in quell’Iran che oggi ci appare persino “moderato” ma solo perchè…fa combattere gli altri!

Come del resto l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, il Kuwait, i paesi più ricchi del mondo, quelli che, guarda caso, non subiscono né guerre né attentati.

Khomenyni aveva due ostacoli, uno Saddam Hussein in Iraq e l’altro Muammar Gheddafi in Libia: il primo fu fatto fuori dagli americani e il secondo dai…francesi!

Bush e Regan coinvolti nello scandalo Irangate

Bush e Regan coinvolti nello scandalo Irangate

Oggi c’è ancora un ostacolo e un baluardo, Israele, il quale non è schierato dalla parte della Francia, ma è alleata con la Russia, senza se e senza ma! Perché la guerra, non consente mai posizioni intermedie, ci sono solo due trincee, e in mezzo, nella terra di nessuno, ci sono solo i morti. L’unica che ebbe il coraggio di “smascherare” e tenere testa al Khomeyni, fu la profetica Oriana Fallaci, che senza troppo parafrasare, in terra a lei straniera, durante un’intervista, si strappò il velo dalla testa proprio dinanzi a lui:

 O. F.“Imam, devo chiederle ancora molte cose. Di questo “chador” a esempio, che mi hanno messo addosso per venire da lei e che lei impone alle donne, mi dica: perché le costringe a nascondersi come fagotti sotto un indumento scomodo e assurdo con cui non si può lavorare né muoversi?[…]E comunque non mi riferisco soltanto a un indumento ma a ciò che esso rappresenta: cioè la segregazione in cui le donne sono state rigettate dopo la Rivoluzione. Il fatto stesso che non possano studiare all’università con gli uomini, ad esempio, né lavorare con gli uomini, né fare il bagno in mare o in piscina con gli uomini. Devono tuffarsi a parte con il “chador”. A proposito, come si fa a nuotare con il chador”?

R. K.: “Tutto questo non la riguarda. I nostri costumi non vi riguardano. Se la veste islamica non le piace, non è obbligata a portarla. Perché la veste islamica è per le donne giovani e perbene”.

O. F.“Molto gentile. E, visto che mi dice così, mi tolgo subito questo stupido cencio da medioevo”. 

Historia vero testis temporum, lux veritatis, vita memoriae, magistra vitae, nuntia vetustatis – La storia è vera testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera dell’antichità. 
(Marco Tullio Cicerone).

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