3 Febbraio 2016 - 11:37

Ryanair, ecco le tratte e gli scali cancellati in Italia

Ryanair

Ryanair rifiuta l’aumento delle tasse aeroportuali di 2,5 euro imposto dal governo Renzi, numerose tratte e scali cancellati

[ads1] Ryanair, considerata una delle migliori compagnie aeree d’Europa, è costretta a fare dietrofront. Pare, infatti, che in seguito all’aumento delle tasse aeroportuali da 6,5 a 9 euro (10 euro a Roma) la compagnia aerea si vedrà costretta a chiudere due delle sue 15 basi italiane, tagliare 16 rotte e 600 posti di lavoro con la conseguente perdite di 800 mila clienti.  A darne notizia il direttore commerciale dell’aviolinea low cost irlandese, David O’Brien, nel corso di una conferenza stampa, durante la quale ha annunciato uno spostamento dagli aeroporti regionali agli scali di Roma e Milano. In particolare, l’apertura di quattro nuove rotte dalla capitale.

Il top manager non ha nascosto il suo disappunto, mantenendo un tono polemico nei confronti del governo ma anche di Alitalia. Ricordando che le tasse aeroportuali vanno a finanziare il Fondo di integrazione al reddito dei dipendenti del trasporto aereo e pertanto, in gran parte, il trattamento del personale Alitalia in esubero, O’Brien ha affermato: “La Ryanair non intende finanziare l’Alitalia dovrebbe avere qualcuno ad Abu Dhabi a finanziare questo fondo, non certo noi”.

“Questo aumento della tassa danneggerà seriamente il turismo italiano, particolarmente negli aeroporti regionali dove la Ryanair porta milioni di visitatori ogni anno, contribuendo all’economia locale per milioni di euro attraverso turisti che spendono molto, supportando migliaia di posti di lavoro – ha sottolineato – Ricordando poi che in questo momento la disoccupazione giovanile supera il 40% e il turismo è uno dei pochi settori che può stimolare la rapida creazione di posti di lavoro per i giovani delle regioni d’Italia”. O’Brien, inoltre, ha fatto presente che l’Italia si è resa poco competitiva e meno attrattiva per le compagnie aeree ed i turisti “L’Italia sta consegnando una opportunità d’oro di crescita ad altre destinazioni quali Spagna, Portogallo e Grecia che hanno minori costi per il turismo”.

A fronte di tale analisi, Ryanair rivolge un appello al governo italiano affinché elimini questo “dannoso aumento della tassa”, richiedendo un urgente incontro con l’esecutivo proprio per salvare il turismo, il traffico e i posti di lavoro in Italia. Riguardo al potenziamento delle rotte sulla capitale, la low cost irlandese ha annunciato quattro nuove rotte per Lanzarote, Norimberga, Praga e Sofia e nuovi collegamenti invernali per Alicante, East Midlands, Malaga e Trapani e più voli per Atene, Bari, Berlino, Bruxelles, Budapest, Edimburgo e Manchester che permetteranno, secondo una nota dell’aviolinea, di trasportare oltre 9 milioni di clienti all’anno e sosterranno 6.900 posti di lavoro presso gli aeroporti romani di Ciampino e Fiumicino.

Con l’aumento della tassa municipale, che costerà complessivamente 165 milioni di euro ai passeggeri, l’Italia, sostiene O’Brien: Perde un’occasione per crescere, mentre la Spagna se la ride”.

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