21 Aprile 2016 - 11:00

“Dallo scritto allo schermo”

il trono di spade

‘Cronache del ghiaccio e del fuoco’ (A Song of Ice and Fire) è una serie di romanzi fantasy scritti dall’autore statunitense George R. R. Martin, inaugurata nel 1996 con il primo tomo intitolato “Il Trono di Spade” (Game of Thrones)

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Concepita inizialmente come una trilogia, Il Trono di Spade ha acquistato spessore durante il corso degli anni, al punto che, secondo lo stesso Martin, per poter portare a conclusione la storia saranno necessari almeno sette volumi. Fin’ora sono stati pubblicati cinque capitoli, con il sesto “The Winds of Winter” in corso d’opera.

George R. R. Martin, autore delle 'Cronache del Ghiaccio e del Fuoco'

George R. R. Martin, autore delle ‘Cronache del Ghiaccio e del Fuoco’

La storia si svolge in un mondo immaginario composto da due continenti principali, Westeros a occidente ed Essos a oriente, dove la civilizzazione è di tipo feudale e la magia e le creature leggendarie (come i draghi) sono esistite ma si reputa siano scomparse.

In questo mondo si intersecano tre linee narrative principali: le lotte intestine tra casate nobiliari per l’ottenimento del trono di Westeros, il risveglio nel nord del reame di una razza di creature appartenenti alle leggende, e le peripezie dell’ultima erede della dinastia regnante di Westeros in esilio nel continente orientale per riottenere il trono.

Da questa saga di libri che ha rivoluzionato il fantasy, trasportandolo in zone molto più mature, è stata tratta l’omonima serie televisiva, trasmessa dalla HBO a partire dal 17 aprile 2011.

Il rischio che si corre, passando dai libri alla loro trasposizione sullo schermo, si sa, è quello di stravolgere la storia o non riuscire a renderle giustizia. Nel caso di Game of Thrones, la faccenda si fa ancora più complicata: pare, infatti, che George R. R. Martin si stia facendo influenzare dalla piega presa dalla serie tv per la stesura dei nuovi libri; è come se, allo stato attuale, sia la serie la fonte ispiratrice e non viceversa. Probabilmente questo è dovuto al grande successo che la serie ha avuto e sta avendo ancora, dopo anni, sebbene l’attesa tra una stagione e l’altra non sia brevissima, soprattutto se si considera che la sesta stagione che partirà il prossimo 24 aprile narrerà una storia che va oltre l’ordine cronologico narrato nei primi cinque volumi della saga di libri ancora incompiuta.

CAMBIAMENTO DELLA STORYLINE DEI PERSONAGGI

Il fatto che la serie sia ormai quasi del tutto autonoma dal libro, comporta anche un’evoluzione diversa dei singoli personaggi. Alcuni di loro, ad esempio, sebbene nel libro abbiamo una storyline che funziona, nella serie tv ad un certo punto sono morti, probabilmente perché ritenuti poco importanti ai fini della storia che si sta raccontando. Vediamone insieme alcuni:

  • Ser Barristan Selmy (interpretato da Ian McElhinney). Conosciuto come “il Valoroso”, è presentato inizialmente come il devoto combattente a servizio della famiglia dei Baratheon come Comandante della Guardia Reale; ad un certo punto, passa dalla parte dei Lannister, compromettendo la sua carriera. Infine, lo troviamo accanto a Daenerys Targaryen, ultima
    Daenerys Targaryen, interpretata da Emilia Clarke

    Daenerys Targaryen, interpretata da Emilia Clarke

    discendente della nobile famiglia a cui appartiene, con la quale, dopo averci provato per tanto tempo, riesce finalmente a ricongiungersi. Barristan perde la vita nella quarta puntata della quinta stagione (The sons of the harpy) durante un attacco nella città di Mereen – che Daenerys è sul punto di conquistare – ad opera dei Figli dell’Arpia;

  • Stannis Baratheon (interpretato da Stephen Dillan). Lord di Roccia del Drago, aspira a diventare Re dei Sette Regni in seguito alla scomparsa del fratello Robert, la cui morte, insieme a quella di Eddard Stark, lo convince dell’illegittimità degli aspiranti al Trono di Spade.Muore nel finale della quinta stagione per mano di Brienne e, anche se sulla veridicità della sua morte sono sorti molti dubbi;
  • Shireen Baratheon (interpretata da Kerry Ingram). Figlia unica di Stannis Baratheon, la ragazzina muore nella nona puntata della quinta stagione (The dance of dragons), in maniera brutale: viene designata da Melisandre come prescelta per il sacrificio da compiere in onore del Dio del Sole, ragion per cui viene arsa viva. La scelta di far morire questo personaggio è un chiaro esempio di quello che dicevamo poco prima, vale a dire che ormai non è tanto il libro a influenzare la serie, quanto il contrario: Martin, infatti, non aveva ancora deciso le sorti della ragazza, ma sembra aver accolto lo sviluppo che Dan Weiss ha proposto sullo schermo;
  • Jojeen Reed (nella serie è interpretato da Thomas Brodie). Arriva a Grande Inverno con la sorella Meera, mandato dal padre affinché venga protetto dalla potente famiglia Stark; il ragazzo, in realtà si rivela prezioso per loro – soprattutto per Bran. Il giovane, infatti, ha il dono delle visioni e sa che la sua missione è quella di sacrificarsi per salvare la vita al più piccolo degli Stark. La sua morte è mostrata al pubblico nel finale della quarta stagione;
  • Ser Meryn Trant (nella serie è interpretato da Ian Beattie). È un cavaliere della Guardia reale durante il regno di Robert Baratheon e rimarrà poi fedele ai Lannister. Viene ucciso brutalmente da Arya Stark alla fine della quinta stagione.

 PERSONAGGI SOSTITUITI

Il Trono di Spade non è di certo nuovo a sostituzioni di vari personaggi, i quali fanno le veci dei piccoli grandi “assenti“: così Arianne Martell, figlia del Principe di Dorne, è stata sostituita da Elleria Sand mentre Sansa Stark ha preso il posto di Jeyne Poole come sposa di Ramsay Bolton, così da obbligare la scelta di eliminare il personaggio di Harry l’Erede di Nido dell’Aquila.

La moglie di Robb, invece, è divenuta la straniera Talisa, la quale muore nella serie tv, diversamente da come accade nella saga a Jeyne Westerling così come, infine, la morte di Myrcella per avvelenamento ha reso inutile la presenza degli alleati di Arianne nel portare Myrcella sul trono.

TRAME DIFFERENTI

Ci sono poi dei personaggi che sebbene non muoiano, nella serie tv hanno una storyline differente da quella del libro.

trono

Parte del cast de “Il Trono di Spade”

È il caso, ad esempio, di: Tyrion Lannister (interpretato da Peter Dinklage), che nel libro scappa dalla schiavitù con Jorah e decide di arruolarsi nei Secondi Figli, mentre nella serie diventa governatore di Meereen insieme a Varys; Jorah Mormont (interpretato da Iain Glen), che, invece di arruolarsi nei Secondi Figli, va alla ricerca di Daenerys – della quale è innamorato – con Daario; Podrick Payne, al quale forse va meglio nella serie, visto che, mentre nei libri la sua sorte non è specificata, sullo schermo lo vediamo accampato con Brienne in attesa di un segnale di Sansa e sappiamo, dunque, che è vivo a tutti gli effetti; Brienne di Tarth (interpretata da Gwendoline Christie), della quale possiamo dire lo stesso di Podrick, poiché nel libro è condannata a morte, mentre nella serie la vediamo ancora combattere valorosamente.

Possiamo dire quindi, in tutta tranquillità, che la serie televisiva è, in realtà, una sorta di trasposizione libera delle vicende narrate su carta. I nomi e le ambientazioni sono gli stessi, ma la storia prende una piega quasi completamente diversa. E, tra queste numerose differenze, gli unici personaggi che restano invariati sono Arya Stark (interpretata da Maisie Williams), Margaery Tyrell (interpretata da Natalie Dormer), Daenerys Targaryen (interpretata da Emilia Clarke) e Cersei Lannister (interpretata da Lena Headey).

In attesa della sesta stagione e dei nuovi libri, la domanda che sorge spontanea è: data la grande quantità di differenze, anche il finale dell’intera storia sarà differente? E, in tal caso, quale sarà il migliore? Staremo a vedere e… a leggere!
Intanto, felice ritorno di Game of Thrones a tutti!

A cura di Ilaria Orzo e Giovanni Morese

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