19 Settembre 2015 - 11:20

La Spacex promuove la sua nuova capsula Dragon V2

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La SpaceX, del magnate Elon Musk, ha rivelato che dal 2017 la capsula orbitale da trasporto Dragon V2, sarà la prima privata a portare gli astronauti sull’ISS

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Elon Musk, un nome una garanzia: amministratore delegato e CTO della Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX), chairman della Tesla Motors e, come se non bastasse, cofondatore del metodo di pagamento PayPal.

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Dragon V2

Dopo le tante soddisfazioni e gli innumerevoli traguardi raggiunti nella propria vita, il magnate sudafricano ha annunciato che la capsula orbitale da trasporto Dragon V2 della sua SpaceX porterà gli astronauti della NASA sulla ISS a partire dalla fine del 2017.

Dragon V2 è un velivolo spaziale free-flying concepito per portare in orbita persone e carichi. Dragon scrisse la storia nel 2012 quando fu la prima capsula cargo privata a trasportare un carico sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e tornare sulla Terra intatta, traguardo precedentemente raggiunto solo da agenzie spaziali governative.

Sebbene fino ad ora abbia trasportato soltanto carichi, la capsula Dragon è concepita e disegnata per trasportare umani. Dagli accordi recenti con la NASA, infatti, è previsto un test flight nel giro di 2-3 anni.

Dragon può trasportare un payload (carico più equipaggio) pari a 6000 kg al lancio e 3000kg al ritorno, ha una capacità di 25 metri cubi al lancio e 11 al ritorno. La sezione pressurizzata della capsula è in grado di trasportare sia carico che equipaggio. Al di fuori della parte pressurizzata sono alloggiati i motori Draco.

Ogni capsula Dragon ospita 18 generatori di spinta divisi su quattro stadi, due dei quali ne ospitano quattro e altri due che ne ospitano cinque.

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GNC bay door e pannelli solari aperti sulla capsula Dragon V2

Dopo il lancio, Dragon si separa dal razzo (rocket engine) e i propulsori Draco gli consentono di raggiungere la ISS. Fuori dalla sezione pressurizzata è installato anche il GNC (Guidnace Navigation and Control). Racchiusi all’interno della bay door sulla parete frontale di Dragon, ci sono gli strumenti necessari per la navigazione e il controllo della spacecraft: sensori laser, sensori inerziali vengono utilizzati durante il volo libero e nella fase di approccio all’ISS. Il tronco dal quale si estendono i pannelli solari ha un volume di 14 metri cubi e si stacca dalla capsula prima che rientri nell’atmosfera terrestre.

Nel complesso, il velivolo ha un altezza di 7.2 m, un diametro di 3.7m, ha una durata in orbita di circa 2 anni ed è stata concepita per trasportare un massimo di 7 persone, superando la capacità delle Soyuz russe.

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Interni di Dragon

Il sistema di motori Draco permette di atterrare sulla superficie terrestre in fase di rientro, senza l’ammaraggio cui siamo soliti assistere per velivoli del genere. Anche i sistemi di sicurezza di Dragon sono all’avanguardia, come ha dimostrato il test di salvataggio (pad abort) dello scorso 6 maggio.

Anche gli interni hanno una cura senza precedenti e l’ampio utilizzo della fibra di carbonio conferisce confort e resistenza.

L’ambizioso Musk sogna di poter portare l’uomo su Marte, ma già enorme e impensabile è il livello che ha raggiunto con la produzione della Dragon V2, della quale la SpaceX non può che essere fiera.

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