13 Giugno 2016 - 12:28

Sport, le cinque vittorie più strane e fortunate

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Lo sport è un mondo di competizioni, allenamenti, fatica, professionalità e rinunce. Vincono sempre i migliori ed i più determinati, chi si allena di più e chi ha maggior talento. Ma è sempre così?

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Vediamo una carrellata delle vittorie sportive in cui i pronostici e le previsioni sono stati completamente ribaltati grazie alla mano delle Dea Bendata. Di seguito i 5 trionfi più fortunati della storia dello sport. 

Il miglior “airball” mai lanciato – College Basket

Torneo di Basket Collegiale americano, anno 1983. I “Wolfpack” del North Carolina State arrivano alla finale del campionato nazionale dopo una serie di vittorie al cardiopalma ottenute sempre negli ultimi secondi di partita. In finale dovranno affrontare la favorita Houston. Il match si gioca punto a punto fino agli ultimi secondi quando Dereck Whittenburg di NC tenta il tiro da tre della disperazione: non sfiora nemmeno il ferro. La parabola è però così strana che capita tra le braccia del sorpreso pivot Lorenzo Charles che schiaccia prontamente nel canestro. Sirena finale e vittoria North Carolina State.

L’uomo che ha sbagliato posto – Poker Sportivo

Alle World Series of Poker del 2015, il giocatore di poker sportivo Christian Pham si è registrato per l’evento sbagliato del torneo. Errore realizzato solo dopo aver giocato la prima mano della partita e troppo tardi per uscire dal gioco. “Pensavo di essermi registrato per il Limit Hold’em $ 1500“, ha dichiarato alla fine del torneo, mentre si è ritrovato ad un tavolo di “Deuce To Seven”, una strana variante di poker che premia i giocatori che hanno la mano più bassa. Risultato? Pur conoscendo solo il funzionamento della più comune variante del poker sportivo, Pham si adatta presto al nuovo gioco vince l’evento intascandosi 81.314 dollari di montepremi.

La “mano di Dio di Maradona” – Calcio

Uno degli episodi più discussi della storia del calcio. Ai mondiali di Messico 1986 l’Argentina affronta l’Inghilterra nella fase ad eliminazione diretta. Con il punteggio sullo 0 a 0 ad inizio secondo tempo, arriva un cross dalla trequarti diretto verso l’area inglese. Saltano sul pallone il portiere dei Bianchi, Shilton ed il genio argentino, Maradona, nettamente più basso. Ma la palla carambola incredibilmente in porta. L’arbitro non vede bene e dichiara valido il gol. Le immagini dimostreranno che l’attaccante ha segnato di mano. Argentina vittoriosa per 2 a 1 e semifinale conquistata.

Il servizio sottomano al Roland Garros – tennis

Agli ottavi di finale del French Open del 1989, l’americano Michael Chang affronta il ben più quotato Ivan Lendl. La partita va al quinto set con Chang che inizia ad accusare problemi di crampi e non riesce praticamente più a servire. Sul 4 a 3 e sotto di un quindici, arriva l’intuizione: l’americano decide a sorpresa di servire da sotto come nelle scuole di tennis per principianti. Lendl non se lo aspetta e fa una pessima figura restando quasi fermo sul posto. Sarà la scintilla che animerà il pubblico e guiderà Chang alla vittoria per 6 a 3 nel quinto set e alla conquista dell’unico slam della carriera.

“Last man standing” – pattinaggio

Steven Bradbury è un pattinatore australiano di buone capacità, tanto da qualificarsi alle olimpiadi, con una carriera costellata di infortuni e con un talento limitato. Ma la fortuna gira alle Olimpiadi invernali di Salt Lake City del 2002.

Il pattinatore su ghiaccio australiano prende parte ai 1500 m (uscendo al secondo turno) e ai 1000 m dello short track. Ed è proprio in questa seconda disciplina che si rende protagonista di una delle sorprese più grandi nella storia dello sport.

Nei quarti di finale, arriva terzo dietro i favoritissimi Apolo Ohno e Marc Gagnon ma il secondo viene squalificato portando l’australiano in semifinale.

Giunto al penultimo atto il nostro eroe vince la serie grazie alle cadute di Kim Dong-Sung, Mathieu Turcotte e Li Jiajun e alla squalifica di Satoru Terao. Finale e possibilità di medaglia.

Qui accade l’incredibile: in finale si sono qualificati i fenomeni Jiajun, Turcotte, Ohno e Ahn Hyun-Soo. Fino all’ultimo giro, Bradbury è in netto ritardo rispetto ai concorrenti. All’ultima curva, però Jiajun cade e trascina con sé gli atleti con cui si sta giocando l’oro olimpico. Bradbury arriva così in solitaria vincendo  il primo titolo olimpico invernale di un atleta dell’emisfero sud.

«Non ero certamente il più veloce, ma non penso di aver vinto la medaglia col minuto e mezzo della gara. L’ho vinta dopo un decennio di calvario» – dichiara Bradbury dopo l’incredibile vittoria.

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