6 Luglio 2016 - 18:06

Sylvester Stallone: i 70 anni di Rocky e Rambo

Stallone

Nonostante una carriera ormai cinquantennale, Sylvester Stallone è ancora oggi strettamente legato a due soli personaggi interpretati con successo, quelli di John Rambo e Rocky Balboa. Oggi Sly compie 70 anni e dichiara: “Nella mia vita tutti fallimenti”

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All’alba dei suoi settant’anni, Sylvester Stallone ha fatto un primo bilancio della sua vita da icona, e impietosamente ha dichiarato: “Nella mia vita ho fallito in tutto“.

Avrei voluto avere una carriera più varia”, ha dichiarato Sly, “Invidio Tom Hanks che ha fatto un lavoro incredibile e interpretato mille ruoli diversi. Ma io ogni volta che ho tentato di fare qualcosa di diverso mi sentivo rispondere che stavo solo cercando di cambiare faccia al mio personaggio“.

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Sylvester Stallone e Talia Shire in una scena di Rocky (1976,
AP Photo/Files)

L’ultimo fallimento della sua vita, secondo Rocky, è arrivato lo scorso febbraio, quando la statuetta di miglior attore non protagonista è andata all’altrettanto eccelso Mark Rylance per “Il ponte delle Spie”, storia dell’agente del KGB Rudolf Abel, arrestato in Germania negli anni ’50 per spionaggio nei confronti dei paesi della NATO.

Stallone ci aveva provato di nuovo a prendersi quella statuetta, e l’aveva fatto con il suo personaggio più riuscito, “The Italian StallionRocky Balboa,  pugile fallito che un giorno come un altro del 1976, ha l’occasione di sfidare il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed in un incontro di beneficenza per il duecentenario della nascita degli Stati Uniti.

Per trent’anni Stallone aveva continuato ad interpretare Rocky, portando al cinema ben sette capitoli della saga del combattente di Philadelphia, dagli esordi fino alla triste vecchiaia, e dunque sorprende che il film che gli diede il primo Academy Award come miglior attore, seppure semisconosciuto, poteva essere parte della stessa saga di quello che stava per dargliene l’ultimo.

Forse questa consapevolezza, a 70 anni, é amara, soprattutto per un attore che nella vita a interpretato comunque dei ruoli differenti da quelli di Rocky, come ad esempio quello del Giudice Dredd in “Dredd: la legge sono io” oppure quello di Gabe Walker in “Cliffhanger” e che dunque ha provato diverse volte a liberarsi dall’etichetta del pugile romantico.

Va detto comunque che con Rocky e con il successivo Rambo, nel quale Stallone interpreta un reduce del Vietnam che viene arrestato per vagabondaggio in una cittadina del Kentucky e diviene presto folle per la rabbia, Stallone è entrato nel cuore di grandi e piccini, e sono veramente pochi quelli che non riconoscono a Sly la classe di aver interpretato un ruolo veramente epico.

Tutto sommato, lo stesso Stallone lo sa bene, tant’è che di recente ha anche dichiarato: “Rocky è stato il mio successo più grande, una delle poche cose che mi sono riuscite davvero bene”. D’altronde non è da tutti riuscire ad imporsi con i grandi di Hollywood, da sconosciuti, pretendendo di interpretare il proprio personaggio, scritto e sceneggiato personalmente, strappando il ruolo a Burt Reynolds e a Robert Redford.

Questo è forse il più grande successo dei suoi incredibili settant’anni.

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