19 Dicembre 2015 - 11:16

Star Wars – Recensione

Finalmente anche noi di Zon affrontiamo l’argomento cinematografico più discusso dell’ultimo anno e che da mercoledì 16 dicembre è sulla bocca di tutti: Star Wars

[ads1]Ci è voluto un po’ per digerire le emozioni ed elaborare qualcosa di sensato da dire che non sapesse di semplice espressione di frasi senza senso, dovute alla troppa agitazione da Star Wars.

Un film che non ha bisogno di presentazioni, Star Wars. Il risveglio della forza, settimo capitolo di una delle saghe più amate di tutti i tempi, che ha visto ritornare in scena i personaggi che abbiamo amato da bambini e da ragazzi e che ci hanno fatto sognare.

Dando per scontato che chi sta leggendo questo pezzo sia fan di Han, Leia e Luke e che abbia visto il film per la prima volta da bambino; per tutti quelli che, invece lo hanno recuperato di recente, gira voce sui social di certi centri di recupero. Perché Star Wars non è solo un film, non è semplicemente una saga, è un evento e come tale va vissuto.

star warsQuante volte ci siamo ritrovati a fantasticare su quello che succede ai personaggi di una storia dopo la parola Fine? Ebbene, J.J. Abrams, subentrato a George Lucas dopo la cessione dei diritti alla Disney, ci ha accontentati e finalmente abbiamo potuto vedere quello che è successo dopo Il ritorno dello Jedi, il film che chiuse la prima trilogia, iniziata nel 1977 e che vide protagonisti Mark Hamill, Carrie Fisher e Harrison Ford.

Questa volta ritroviamo i nostri eroi più vecchi e stanchi, Luke è sparito e c’è un nuovo male che regna al posto dell’Impero e della Morte Nera ed è il Primo Ordine, guidato da un oscuro personaggio mascherato che a quanto pare vuole ripercorrere le orme di Darth Vader.

Il film ruota intorno a questo e subito conosciamo i nuovi protagonisti di questa nuova trilogia: Rey ( Daisy Ridley) che ci ricorda molto, e per il proprio passato e per le caratteristiche, Luke Skywalker, Fin (John Boyega) un personaggio nuovo, ma soprattutto un disertore che fugge dal Primo Ordine e si rifiuta di eseguire ciecamente gli ordini superiori e Poe Dameron (Oscar Isaac) il pilota della resistenza, quello che si potrebbe associare a Han Solo. Questi tre nuovi protagonisti, infatti, sembrano essere concepiti sull’impronta dei precedenti e così, in  generale tutto il film presenta continui rimandi a quello che è accaduto nella vecchia trilogia.

Il risveglio della forza è un film fatto da un fan per i fan toccando le corde emotive dello spettatore, che sognava da tempo di rivivere quei momenti al cinema. Se Abrams avesse cercato di fare qualcosa di completamente diverso o avesse esagerato con gli effetti speciali e la tecnologia non avrebbe avuto la stessa presa sullo spettatore. E invece noi fan abbiamo riconosciuto i personaggi che ci avevano fatto emozionare la prima volta che li abbiamo visti, e che nei film a seguire, non ci hanno mai deluso. Allo stesso tempo il regista ha costruito tre nuovi personaggi che si inseriscono bene nel mosaico del film senza essere fastidiosi.

Visto che siamo ancora nella prima settimana del film, non possiamo rivelare troppo di quello che si vede, ma possiamo garantire a chi ancora non lo ha visto che si riderà e si piangerà, che sarà come ritrovare i vecchi amici di un tempo, come ritornare a casa. Questa è la formula vincente di questo settimo capitolo di Star Wars e dobbiamo ringraziare J.J. Abrams per essersi preso cura della storia e dei personaggi.[ads2]