18 Ottobre 2016 - 16:41

Brutale stupro al campo profughi di Calais

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Brutale stupro al campo profughi di Calais. Una interprete del canale televisivo France 5 è stata violentata la scorsa notte mentre si trovava nel campo con la sua troupe per realizzare un’inchiesta

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Un brutale stupro si è consumato la scorsa notte in quella che è tristemente nota come “la giungla di Calais”, uno dei campi profughi più grandi tra quelli che si sono formati spontaneamente da quando la crisi dei migranti è iniziata, e anche uno dei più difficili da gestire.

Secondo quanto emerso fin ora, l’episodio sarebbe avvenuto nella notte, tra le due e le tre, quando la vittima, una interprete e traduttrice di lingua pashtu, di origine afghana, si trovava all’interno del campo al seguito di un giornalista e un operatore dell’emittente televisiva France 5. La donna, 38 anni, è stata violentata da uno dei migranti che abitano nel campo, aiutato da altri due uomini, tutti e tre afghani.

La troupe televisiva si era recata nella “giungla di Calais” per raccogliere del materiale inerente all’inchiesta che da mesi stavano imbastendo relativamente alla presenza di minorenni non accompagnati presenti al campo. Le prime ricostruzioni parlano del brutale stupro consumato dietro minaccia di un coltello, e difronte agli occhi dei colleghi della donna, tenuti a distanza e minacciati a loro volta. Inizialmente i tre migranti avevano mirato al materiale raccolto dai giornalisti fino a quel momento, ma la situazione sarebbe poi degenerata nella violenza.

Secondo le ultime notizie lo sgombero del campo di Calais dovrebbe cominciare lunedì prossimo. Il tribunale amministrativo di Lille ha infatti respinto il ricorso delle 11 associazioni umanitarie che avevano criticato le modalità dell’operazione e avevano fatto ricorso per cercare di impedirla. Intanto si cercano gli autori dell’aggressione.

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