12 Luglio 2016 - 19:30

A quasi 30 anni dal governo della Iron Lady un’altra donna torna a Downing Street

Theresa May

In un comunicato ufficiale, il primo ministro dimissionario ha spiegato: «Mercoledì sarò alla Camera dei Comuni per la sessione di domande al primo ministro. Dopo andrò Buckingham Palace per offrire le mie dimissioni, e avremo così un nuovo primo ministro dopo di me in quell’edificio entro la serata». Cameron ha adoperato unicamente parole di apprezzamento per Theresa MayE’ forte, competente ed è più che capace di offrire quella leadership di cui il Paese ha bisogno nei prossimi anni. Avrà il mio pieno appoggio”.

Theresa May

La dimissionaria Andrea Leadsom

Anche le dichiarazioni del nuovo Primo Ministro non si sono fatte attendere. Chiara e netta da subito la sua linea nei confronti della Brexit, che la May giudica come un successo e si dice pronta a traghettare la Gran Bretagna verso l’uscita dall’Europa. La nuova leader dei Tory  ha parlato dinanzi a Westminster dopo essere stata proclamata capo del partito, e ha sottolineato come il paese stia affrontando tempi difficili e incerti, ma ha ribadito come la politica economica del nuovo corso non dovrà curare solo gli interessi di pochi privilegiati. “La Gran Bretagna” ha dichiarato ancora Theresa May “deve rimanere una nazione aperta al mondo“.

L’altra candidata alla premiership ufficiale, Andrea Leadsom, ha preferito abbandonare la contesa dopo la pubblicazione di alcune sue dichiarazioni, a dir poco bizzarre. “Io sento che se sei mamma hai davvero a cuore il futuro della tua Nazione” aveva detto facendo riferimento alla rivale, “può darsi che lei abbia molti nipoti, ma io ho figli che avranno figli i quali avranno parte in ciò che accadrà dopo”. Peccato che Theresa May non aveva potuto avere figli, cosa che era emersa durante la campagna per la brexit. Un colpo basso che non era piaciuto all’opinione pubblica e che aveva imbarazzato notevolmente la candidata, che aveva preteso addirittura una smentita. A questo punto il partito le ha intimato di fare marcia indietro, e quindi la May ha avuto la strada spianata per la nomina. [ads2]