31 Ottobre 2015 - 11:00

This is Halloween, la danza macabra di Tim Burton

this is halloween

“This is Halloween”, brano di apertura del celebre Nightmare Before Christmas di Tim Burton. Lo spettacolo sonoro firmato Danny Elfman che celebra l’apparizione di Jack Skeletron

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Tim Burton è immaginario, fantasia, ingegno. Un mestierante del cinema, che l’ha imparato smontando cineprese, incantandosi di fronte allo scorrere delle immagini. Tim Burton sogna e il suo inconscio si fa macabro e poetico, così come la realtà che lo ispira.

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This is Halloween, la danza macabra di Tim Burton

Partiamo dai simboli, lasciamoli diventare – trasformarsi – in animazione. La Stop Motion per il regista di Burbank esemplifica ogni tentativo di dare movimento, e vita, anche ad un pensiero che, ciclicamente, ripercuote le membra di una mente raffinata e stuzzica i polpastrelli delle dite.

Il dato reale, il mito, l’esperienza, la storia e la cultura si traducono in immagini, possono diventare icone, e questo accade quando la mente ha un tale potenziale da restituire un significato tanto vero quanto personale del punto di partenza.

This is Halloween è questo. Una danza macabra, ma anche una scenografia che crea, e rende poi immortali, alcune idee che già vivono nella mente di Tim Burton.

In fondo sappiamo tutti che Jack è solo un altro alter ego del regista, ma questa volta cosa vuole svelarci attraverso l’iconografia? Capire il senso di Halloween, forse, è più semplice se “scritto in immagini”, meglio se queste immagini si spostano lentamente, perché prive di vita si animano nel gesto, fisico e tangibile, del creatore.

this is halloween This is Halloween è uno dei testi più celebri del musical Nightmare Before Christmas, scritto e diretto dal musicista fedele di Burton, Danny Elfman.

Si parte dal dettaglio, sia sonoro che visivo, per esplodere nella danza musicale e cinematografica.

Suggestione: un suono che incute mistero e la foglia che, dal buio della notte, sfiora lo spaventapasseri con la zucca come testa. I simboli culturali danno il via al balletto burtoniano. 

Segue infatti il cimitero, e le voci dei morti formano il coro che c’inoltra nella storia, fittizia.

Boys and girls of every age
Wouldn’t you like to see something strange?
Come with us and you will see
This, our town of Halloween

Stupore e stranezza: sono gli ingredienti della zucca che spaventa, ogni anno, tutti i bambini; perché Halloween oscilla tra tradizione e spettacolo.

Lo stesso spettacolo che Tim Burton racconta attraverso This is Halloween è racchiuso nel suo magico, e terapeutico, rapporto con il cinema (non è un caso che man mano Nightmare Before Christmas si rivela un film pregno di confessioni intime di Jack nel suo ruolo nella società).

Una carrellata: i personaggi sfilano e si presentano allo spettatore, tanto del cinema che di Halloween, sfogandosi in oscenità divergenti.

Aren’t you scared? Well, that’s just fine
Say it once, say it twice
Take a chance and roll a dice
Ride with the moon in the dead of night

Avere la volontà di avere paura, accettare il gioco – la città di Halloween -, sentirsi parte di una sensibilità che riesce a tingere di suoni e ritmo anche il grigio del cimitero e il nero della notte. This is Halloween è una “prova d’orchestra”, che si attiva ogni giorno nel ricordo e nell’attesa di quella ricorrenza, quando Jack Skeletron potrà essere coronato re, ma della città di Halloween.

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Scappare: il prologo offre la possibilità di scegliere se restare, e credere nel mondo che si presenterà ai nostri occhi, o scappare, per lasciarlo.

Trionfo e rappresentazione: entrato nel mondo della finzione tutti stanno celebrando l’apparizione del re, Jack Skeletron.

Halloween quindi è un percorso dell’inconscio, un rito, che si circonda di figure simile con cui comunicare. Halloween è la paura, quella di non sentirsi mai accettati e compresi: è prigione e libertà. 

Per Tim Burton il brano This is Halloween deve stare all’inizio del suo film, perché può instaurare un rapporto con lo spettatore, chiamarlo a sé, lasciarlo invaghire del suo modo di rappresentazione delle cose.

Quando Jack termina i suoi acrobatici numeri, spaventosi e circensi, come una marcetta funebre trionfale, così come il duo Burton/Elfman amano esprimere, si passa dallo spettacolo ‘dichiarato’ alla rappresentazione.

Qual è la differenza? Halloween, in sostanza, cos’è per il re dei mostri Jack/Tim?

Rappresentare: siamo al livello della coscienza quando ciò che si ‘scrive’ è la forma che somiglia al pensiero, al sentimento, all’idea. Rappresentazione di Halloween – in sostanza il suo significato – è esplorare e comprendere, entrare in empatia, con il mondo interiore di Jack Skeletron, che prova a mutare il suo destino uscendone fallito e sconfitto.

Halloween è la tragica consapevolezza di non potersi liberare mai dei propri mostri. 

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