22 Novembre 2015 - 05:37

Tiziano Ferro: “La musica non si deve fermare”

Tiziano Ferro

I drammatici accadimenti dello scorso 13 novembre, in cui Parigi è stata vittima di sanguinari attentati terroristici, hanno decretato un’iniziale battuta d’arresto da parte del mondo della musica. Ecco arrivare la rivincita, a partire dal coraggio di un artista italiano, Tiziano Ferro

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La strage di Parigi ha inevitabilmente segnato la storia della Francia, confermandosi come il colpo più grave inflitto dall’Isis all’Europa, già conosciuto come l’11 settembre europeo.

La grave psicosi di paura innescatasi a seguito dei tragici avvenimenti, ha destabilizzato e condizionato la normale condotta di qualsivoglia attività definita normale, fino a fermare la musica, contro ogni principio appartenente al motto “The show must go on”.

Un tour della solidarietà ha coinvolto i grandi nomi della musica internazionale e nazionale, che in segno di rispetto hanno deciso di modificare o addirittura annullare le date dei principali concerti in Europa.

Tra i primi, i californiani Eagles of Death Metal, band rock che stava suonando al teatro Bataclan, quel venerdì di sangue, in cui persero la vita bel 128 persone. I metallari di satana hanno deciso di annullare tutto il restante Tour Europeo e sono rientrati negli Stati Uniti. Avrebbero dovuto esibirsi a Bruxelles questa sera, e a inizio dicembre in Italia, dove avevano in programma ben 3 date: Roncade, provincia di Treviso, Ciampino e Torino. La decisione è stata presa soprattutto per la perdita di una discografica della band e del loro merchandise manager, Nick Alexander, tra i caduti al Bataclan.

I Simple Plan hanno annullato la data zero, del 16 novembre a Parigi, così come i Motorhead, Coldplay e gli Editors che hanno eliminato dal calendario del tour, i live parigini.

Anche l’ex Rolling Stone, Prince si è dichiarato “troppo addolorato” per poter tenere i concerti in programma nel vecchio continente.

Le immagini degli U2 che depongono dei fiori sul sito in cui sono state riposte corone e candele in memoria delle vittime, hanno commosso il mondo. Scontata la notizia del rinvio del tour “in tempi più adeguati”.

Bono e il suo gruppo, sarebbero dovuti andare in scena il 14 novembre, giorno immediatamente successivo agli attentati, con la registrazione di uno speciale che sarebbe dovuto andare in onda la sera stessa sulla popolare emittente televisiva americana HBO. Tutt’ora live e speciale sono rimandati a data da destinarsi.

Dave Grohl, cantante dei Foo Fighters ha commentato così sulla pagina Facebook della band: <<Tutto ciò è pazzesco e fa schifo>>. L’amaro sfogo ha annunciato la cancellazione delle date di sabato 14 novembre a Torino e di lunedì 16 novembre a Parigi, compresi i successivi appuntamenti agli stadi di Lione e Barcellona.

In Italia, la cantante siciliana Carmen Consoli ha detto stop al tour europeo che sarebbe dovuto partire il 25 novembre, proprio dalla capitale francese, dichiarando di trovarsi  a Parigi la notte della paura.

<<Ho trascorso la serata e la notte rintanata ad ascoltare rumori sinistri salire dalla strada: spari, urla, sirene>> e ha aggiunto: <<Ho atteso e riflettuto, ma non posso cantare: il canto mi si ferma in gola. Tornerò presto sul palco, ma non ora. Il tour estero dovrà attendere. Scusatemi>>.

Tali dichiarazioni hanno lasciato fan ed estimatori nello sconcerto, per tanto l’artista ha deciso di essere più chiara fornendo una dettagliata motivazione alla sua rinuncia:

-La musica, l’arte sono espressione di bellezza e fonte di grande felicità. Mi perdonerete, quindi, se in questo momento non riesco a trovare nel mio cuore la gioia che mi ha sempre spinta a suonare-

Alla carrellata di artisti che hanno preferito mettere da parte la musica, si è contrapposta una spirale di positività che ha invece fatto di essa l’elemento propulsare, quel quid che muove gli animi e spinge a reagire: primo fra tutti il cantautore e produttore discografico Tiziano Ferro che ha assunto la coraggiosa decisione di non annullare, né posticipare il suo European tour 2015.

Il cantante ad un giorno di distanza dai drammi parigini, ha così scritto sulla sua official page di Facebbok.

-E’ un momento drammatico e troppo delicato. Ho pensato a fondo all’idea di posticipare o cancellare i prossimi concerti. Non me la sento. La verità è che non è giusto. La musica mi ha sempre aiutato nei momenti peggiori ed è per questo che la musica non si deve fermare. Per riflettere, per stare insieme, per andare avanti, senza nessun timore. Questo è quello che penso io. Con amore e supporto ci vediamo là…!-

“La musica non si deve fermare”  accorato appello che ha mosso la passione e la forza d’animo di tante personalità del panorama musicale internazionale e soprattutto italiano.

L’americana dalle radici italiane, Madonna Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna ha tenuto a Torino il 19-21-22 novembre le date del suo tour confermato, rendendo tra l’altro omaggio ai francesi cantando La vie en rose, il celebre successo di Edith Piaf, tra la commozione generale di una platea raccolta in un surreale silenzio.

<<La musica che non si ferma come risposta a chi vuole togliere il diritto di sognare e divertirsi>> così ha dichiarato Cesare Cremonini a seguito di una ponderata scelta di non annullare i suoi impegni musicali.
Sulla pagina del suo profilo Facebook ha riportato:

-Andate con lo stesso sorriso di prima ai concerti, ascoltate la musica, riempite i teatri, i cinema, le biblioteche, le università, gli stadi, le piazze, i bar e le strade, le discoteche e i ristoranti e i negozi e i centri sociali e le spiagge e i prati e le montagne e le terrazze e salite sugli aerei, sulle navi e sui treni e sognate liberamente-

Jovanotti ha innalzato il genere funk quale ritmo di lotta e di liberazione dai tempi cupi, definendolo lo stile giusto per ribellarsi ad un mondo triste e impaurito come quello attuale. Durante il suo concerto a Rimini del 18 novembre, già passato come il concerto del coraggio, ha urlato così alla folla giunta ad acclamarlo:

-Coraggio è la parola che vi affido stasera, tenendone un pezzo anche per me-

Risposta corale anche da parte dei Modà che il 18 giugno saliranno sul palco dello stadio San Siro:

-Qualche timore dopo Parigi c’è, ma si supera. Sicuramente c’è un po’ più di paura ma andremo avanti con grande felicità di fare il nostro lavoro. Ci stiamo preparando, non nella testa perché è meglio non pensarci, ma musicalmente e atleticamente, siamo diventati tutti atleti-

Il 26, 27 e 29 di novembre il Palalottomatica di Roma accoglierà i Negramaro che hanno dichiarato: <<Cantiamo senza paura>>.

Tiziano Ferro, dopo il successo sold out delle date del 16 e 17 novembre presso il Forum di Assiago di Milano, è ritornato a parlare sui social, postando l’ennesimo messaggio di speranza contro le leggi disumane del terrorismo:

-Le regole del terrore non sono casuali. Questi ragazzi celebravano qualcosa di meraviglioso: la grandezza immacolata di una rivoluzione di passione e libertà che ci ha cambiato la vita e che chiamiamo musica. Per questo è necessario tenere accesi i palchi e non abbassare il volume perché morire vuol dire anche smettere di sognare e di sperare. È importante difendere il bello e il buono che ci tiene in piedi.

LA MUSICA NON SI DEVE FERMARE. Tiziano-

La musica aiuta a riflettere a creare importanti ponti di aggregazione, aiuta ad andare avanti, soprattutto a non avere paura. Questo il messaggio del cantante che vuole essere il manifesto di una rivoluzione culturale più che musicale, ispiratrice di quegli ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza acclamati da una costituzione francese ferita, ma non debellata. Tiziano Ferro si è fatto simbolo di una rivincita clamorosa, non annunciata, ma conquistata, una rivincita iniziata proprio a partire dalla musica.

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