18 Febbraio 2016 - 12:49

Tiziano Sclavi tornerà a scrivere Dylan Dog

Tiziano Sclavi

Dopo dieci anni di silenzio, l’autore Tiziano Sclavi tornerà a scrivere Dylan Dog in occasione dei trent’anni del suo personaggio.

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Da un’idea di Tiziano Sclavi, immaginato con le fattezze dell’attore britannico Rupert Everett e con l’aria da credulone alla Fox Mulder, nasceva nel 1986 il sedicente ‘Indagatore dell’incubo’, Dylan Dog.

Un nome preso in prestito dall’amore di Tiziano Sclavi per il poeta Dylan Thomas, con cui nondimeno condivideva il fascinoso decadentismo.

“Mi chiamo Dog, Dylan Dog.”

Così, nella sua giacca nera, camicia rossa e l’aria di sfottò, il personaggio un pò b

Tiziano Sclavi

Copertina Dylan Dog

ritannico e un pò italiano, si presentava alla pupa di turno dando il via ad una nuova storia.

 

Mistero e horror, con tracce tipiche del noir, si univano ad una sapiente ironia.

L’ironia di Tiziano Sclavi, però, non era mai fine a sè stessa. In ogni scena grottesca e in ogni squallida battuta di Groucho, si nascondeva un’amara considerazione nei confronti della società che l’autore stesso osservava e viveva.

L’idillica genialità della sceneggiatura ha ben presto però incontrato la rovinosa perdita di originalità, causando l’inevitabile allontanamento dell’autore dal suo personaggio.

“La scrittura mi ha impedito di vivere.ha raccontato Sclavi in un’intervista al Corriere della sera Perciò non scrivo più. Tutti la considerano una débâcle e la cosa mi intristisce, come se una persona fosse ancora vivo solo perché scrive”.

La depressione, che a volte sembrava conquistare anche il personaggio da lui stesso inventato, costrinse lo scrittore italiano ad allontanarsi dalle scene, permettendo ad altri di distruggere le sue trame e le sue creature.

Ritiratosi  ormai da anni a vita privata con moglie e i suoi cani, Tiziano Sclavi ritornerà con un albo incentrato sulla tematica dell’alcolismo in occasione del trentennio di Dylan Dog.

La nuova storia, ovviamente sconosciuta e ancora inedita, non sarà una semplice trovata pubblicitaria ed economica per infittire le vendite di un albo ormai dimenticato, ma una vera e propria reunion tra il personaggio e il suo autore.

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