Trono di Spade 6×04 – Il Libro dello Straniero – Analisi e Curiosità

Nuovo appuntamento con le serie targate Sky Atlantic. Nuovi sviluppi e nuove trame attendono lo spettatore in Trono di Spade 6×04

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Le carte del mazzo di Trono di Spade 6×04 continuano a mescolarsi.

Su Sky Atlantic la trama si infittisce grazie a nuovi particolari e a colpi di scena. Intrighi, persone care ritrovate e ingegnosa diplomazia tracciano le linee di questa puntata divisa tra le terre del regno e la “politica” delle diverse casate.

[dropcap]P[/dropcap]arsimoniosa e altalenante. La trama attraverso un ritmo non proprio veloce ci mostra (con parsimonia appunto) quanto di necessario ci sia da vedere per comprendere le intenzioni e gli avvenimenti che coinvolgono i tanti (per questo altalenante) personaggi.

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[dropcap]L[/dropcap]e differenti ambientazioni di Trono di Spade 6×04 ci mostrano scenari eterogenei ma sempre ben gestiti. Passiamo dal Castello Nero all’interno del quale si avvicendano Jon Snow, Sansa, Brienne di Tarth e Melisandre, al Nido dell’Acquila, terra amica di Petyr Belish.

Ancora, lo spettatore passa dalla calda Meereen, nella quale Tyron Lannister è intento ad azioni diplomatiche, all’arida terra dei Dothraki, dalla quale Daenerys cerca di fuggire. Per giungere al calore di Approdo del Re dove, Cersei Lannister cerca di convincere il re, suo figlio, a prendere provvedimenti contro l’Alto Passero, il quale tiene prigioniera Margaery Tyrell e il fratello.

Per concludere, infine, con gli scenari freddi delle Isole di Ferro.

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[dropcap]I[/dropcap]n Trono di Spade 6×04 Tyrell e Lannister sembrano essere d’accordo per la prima volta, c’è un nemico comune da sconfiggere: l’Alto Passero.

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[dropcap]A[/dropcap] contendersi il titolo troviamo Daenerys “la Khaleesi” e Petyr Belish alias Ditocorto.

La prima è consapevole della propria forza, dei propri “poteri” ed è pronta a dimostrarlo davanti al consiglio dei Dothraki. Il secondo è conscio della propria astuzia subdola che mette in atto, indifferentemente, con il problematico nipote e con il comandante dell’esercito della Valle.

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