9 Marzo 2016 - 16:34

Viviani, Le Iene: “Ci spiano sui dispositivi”

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Il servizio della Iena Viviani, andato in onda nella puntata di ieri sera 8 marzo, porta alla luce la possibilità che i nostri cellulari vengano spiati dalle aziende

[ads1]Nella serata di ieri, su Italia 1, è andato in onda il programma Le Iene, condotto dal trio Pif, Nadia Toffa e Geppi Cucciari. Durante la trasmissione, la Iena Matteo Viviani ha condotto un servizio particolarmente interessante dal titolo “E se ti spiassero dal tuo cellulare?“. Il video interessa chiunque possegga uno smartphone, dunque, tutta la popolazione italiana se si calcola che in media un italiano ha con sè 1,2 smartphone pro capite.

Da quanto racconta la Iena Matteo Viviani nella sua indagine video, diverse aziende avrebbero acquistato dei software in grado di spiare, scattare foto, leggere sms e registrare conversazioni dai dispositivi cellulari di chiunque e a distanza senza che la vittima del reato possa rendersi conto di nulla. Tali software, creati con scopi diversi dall’ utilizzo appena descritto, sono stati messi in commercio ed acquistati a prezzi altissimi.

Il rischio di veder violata la propria privacy resta altissimo, ma quanto dovremmo preoccuparci?

Naturalmente, c’è da registrare l’intervento delle forze dell’ordine che si adoperano prontamente per evitare questa distruttiva problematica dell’illecito commesso mediante intercettazioni, accuratamente descritto e sanzionato de differenti decreti legislativi non più di una decina di anni or sono.

Ma la paura resta. La navigazione online è sicura per i nostri dati ordinari ma soprattutto per quelli sensibili? Possiamo continuare ad effettuare acquisti in rete inserendo codici e password di riferimento alle nostre coordinate bancarie? 

Non resta che scoprirlo nel servizio della Iena Viviani, sempre attiva nel contrastare questo genere di reati che sembrano lontani dal nostro campo visivo, che vengono portati alla luce soltanto di rado lasciandoci ogni volta stupefatti.

Per dare uno sguardo al video on demand sul sito de Le Iene, clicca qui. [ads2]