13 Giugno 2017 - 10:48

Warriors campioni NBA, Durant nominato MVP delle Finali

Warriors

Secondo titolo in tre anni per i Warriors, che battono i Cavaliers 129-120 in gara 5. Primo titolo per Kevin Durant come MVP delle Finali

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Tutto come previsto, o quasi. I Golden State Warriors vincono il titolo di Campioni NBA del 2017, il quinto nella storia della franchigia dopo quelli del 1947-1956-1975 e 2015, battendo i rivali (da tre anni a questa parte) Cleveland Cavaliers.

Serie conclusasi in una combattutissima gara 5, vinta per 129 a 120 alla Oracle Arena di Oakland, la casa dei campioni e quella che molto probabilmente diventerà una chimera per tutte le altre 29 squadre NBA nelle prossime stagioni da disputare.

Il titolo di MVP a Kevin Durant

Primo titolo per il giocatore più discusso della scorsa estate, tale Kevin Durant che nel Luglio 2016 scioccò mezzo mondo per la sua decisione di giocare nella squadra più forte della lega volendo puntare al titolo tanto sperato e raggiunto proprio stanotte, in aggiunta, al personalissimo premio di MVP delle Finali (con 35,2 punti di media) dopo la “scontata” prestazione da 39 punti, 7 rimbalzi e 5 assist, divenendo assieme a Michael Jordan e Larry Bird il terzo giocatore a chiudere una serie di Finale con 30 o più punti di media.

Per l’altra stella di casa Warriors, Stephen Curry,  è il secondo titolo e la consacrazione dopo aver perso lo scorso anno, chiudendo e decidendo la partita decisiva (e i minuti decisivi) con 34 punti, 6 rimbalzi e 10 assist. C’è spazio anche per l’MVP delle Finals del 2015, Andre Igoudala, che trionfa e si riscatta segnando 20 punti, giocando 38 minuti e difendendo su James nei minuti finali.

Gli sconfitti

Nulla da fare per gli sconfitti che, nonostante un LeBron James spaziale da 41 punti, 13 rimbalzi e 8 assist (primo giocatore nella storia delle Finals a chiudere con una tripla doppia di media e superato Michael Jordan al primo posto di sempre per punti segnati nella postseason), non riescono nell’impresa di battere una squadra troppo forte offensivamente per le capacità dei giocatori in campo.

Nulla da fare per Kyrie Irving, protagonista come sempre nei finali di partita che chiude con “solo” 26 punti e 6 assist ma ammortizzato da un Klay Thompson versione difensore perimetrale, ne per J.R. Smith, autore di 7 triple che tengono a galla i suoi fino alla fine (25 punti finali per lui). Nulla da dire, insomma, per questa stagione dei Cavs, con una panchina tutt’altro che lunga e con giocatori costretti a giocare più del dovuto hanno combattuto e sono riuscito quantomeno ad evitare lo “sweep”, ossia il 4-0 della serie.

La NBA ha un nuovo vincitore e molto probabilmente un nuovo “Re”, con il numero 35 sulle spalle che da qui ai prossimi 5 anni vedrà il suo dominio incontrastato su tutta la lega.

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