2 Ottobre 2015 - 11:01

A ZONzo per Lisbona e il suo cielo azzurro

Lisbona

Oggi la rubrica a ZONzo vi porta a Lisbona: città dai mille colori, patria di poeti e scenario di romanzi, con il suo cielo brillante e le sue strade colorate ammalia turisti e abitanti

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“Un male che fa bene e un bene che fa male”

Così il poeta nazionale Luís de Camões definiva la saudade, quel senso di nostalgia che coglie ogni lisbonese e non solo alla vista del Tago, il “mare di paglia” dai riflessi dorati che porta con sé i sogni di viaggio di tutto un popolo.

Ma la nostalgia non è più quella di un tempo, anzi, Lisbona è una città tutt’altro che triste. Le sue strade così colorate e il suo cielo, che appare così limpido e blu, fanno scappare un sorriso anche al più burbero tra gli uomini.

Lisbona

A ZONzo per Lisbona e il suo cielo azzurro

Aspettando l’arrivo dall’aereo, spiate il panorama dal finestrino e rimarrete affascinati subito dalla vista della “città bianca” in realtà così piena di colori. Una volta che avrete messo piede lì, sul suolo lisbonese, concedetevi una passeggiata sul lungofiume, capirete subito come Lisbona possa essere stata il punto di partenza per il “mondo nuovo“.

Lisbona, chiamata anche la piccola S. Francisco è un alternarsi di salite e discese, per scoprirla sarà infatti faticoso, ma lo sforzo sarà sicuramente ripagato dalla presenza di numerosi belvedere i miradouros che vi faranno ammirare panorami mozzafiato e vi faranno respirare l’aria del largo.

Non disperate, ad alleviarvi la fatica saranno sicuramente utili i tram e la funicolare; prima del 1955 (anno di costruzione della metropolitana) il tram era l’unico mezzo di trasporto a cui si attaccavano i ragazzini in cerca di un passaggio gratuito.

A Lisbona sarete invasi da un’aria salata, piena dell’odore del piatto tipico il bacalao abrasado e dal clamore di tutti coloro che animano le strade e stradine della città, come ad esempio i numerosi engraxadores i lustrascarpe che rimetteranno in sesto le vostre calzature provate dal cammino. Restate affascinati dalle numerose azulejos, e dalla torre di Belem, monumento simbolo della supremazia marittima portoghese, eretta nel 1515 si staglia e si affaccia placida sulla foce del Tago.

Sorseggiate la Ginjinha, liquore tipico portoghese, nel famosissimo e folkloristico locale A Ginjinha situato a Largo São Domigos; questo minuscolo bar che si affaccia sul teatro nazionale è il punto di ritrovo di tutti i lisbonesi residenti a Rossio e non solo.

Concedetevi il clamore del Bairro Alto (quartiere principale) e passate attraverso la porta Augusta che vi farà catapultare nella Piazza do Comerçio, luogo più ampio della città. Fatevi stupire dalla modernità del quartiere Parque das Nações situato nella parte orientale di Lisbona, proprio sulla foce del fiume Tago e nato nel 1998 in occasione dell’Expo.

Non disperate, la sera arriverà piano e vi cullerà come le onde dell’oceano su cui la città si affaccia, e nell’ora più romantica, quella del tramonto se vi troverete per caso nei pressi del Ponte 25 de Abril riuscirete a ritrovare un po’ di quella saudade ormai tanto perduta che vi farà innamorare così della città dei navigatori.

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