11 Gennaio 2016 - 11:58

A ZONzo a Pechino con otto consigli pratici

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Viaggio a Pechino? Leggi la guida pre partenza che ti aiuterà a superare lo shock culturale e vivere al meglio l’esperienza asiatica

[ads1] Antica, millenaria e affascinante: nell’immaginario del viaggiatore modello, Pechino appare più o meno così. Una tappa imprescindibile per chi voglia dire di aver visto il mondo, tra cultura, tradizione e sapori speziati. Prima di mettere una spunta sulla voce “capitale cinese” in agenda, però, c’è da sudare, perché Pechino è anche caos, incomprensione e imprecazioni.

Ecco otto pratici consigli e cose da sapere prima di mettersi in viaggio.

  1. Acquista una maschera per proteggerti dall’inquinamento. Nero e pesante, lo smog sarà il tuo nemico numero uno. La maschera ideale è rigida e dotata di un filtro per l’aria: mai uscire senza! I primi giorni sembrerà un gioco, ma si sa, il gioco è bello quando dura poco. Per chi porta gli occhiali, il suggerimento è uscire con le lenti a contatto per evitare l’effetto vetri appannati causato dalla respirazione.

    Abitanti di Pechino

    Abitanti di Pechino

  2. Trova il modo per comunicare in cinese.                             Gli abitanti di Pechino amano la loro lingua e, in buona percentuale, non parlano che mandarino. Piccoli gesti di vita quotidiana si trasformeranno nelle avventure di Don Chisciotte, se non parti attrezzato. Una guida cinese potrebbe rivelarsi la soluzione ideale, ma se sei amante delle sfide, una applicazione sul cellulare (Chineasy, per esempio) potrebbe essere sufficiente: mal che vada, ti ritroverai nel panino nero di seppia piuttosto che prosciutto.
  3. Porta sempre con te l’indirizzo del tuo alloggio. Le vie della dispersione a Pechino sono veramente infinite: scendere dal bus alla fermata sbagliata, intrufolarsi in un hutong e non trovarne l’uscita o, più semplicemente, distrarsi ad un incrocio. Per evitare di piagnucolare aspettando un cristiano che parli la tua lingua o quanto meno l’inglese (potrebbe volerci davvero molto), porta con te l’indirizzo del tuo alloggio scritto con gli ideogrammi e mostralo ad un tassista: guadagnerai tempo e salute.

    perdersi a Pechino

    Perdersi a Pechino

  4. Studia i percorsi ed evita i mezzi pubblici tra le 6 e le 7 pm. Prima di uscire di casa, è opportuno sapere dove andare. Raggiungere un sito turistico può richiedere delle ore e cambiare programma in corso d’opera può rivelarsi una scelta infelice. Evita il traffico nella rush hour, o poco male: la serata sul bus imbottigliato nelle strade principali della città potrebbe essere un buon modo per socializzare, ammesso di trovare qualcuno che ti capisca.
  5. Testa la cucina cinese prima di partire e individua un piatto che ti piaccia. Ok, il riso è diffuso in tutto il mondo e gli involtini primavera sono leggenda. Tieni presente, però, che  se cucinati alla maniera dei cinesi potrebbero essere molto aromatizzati. Piccante e cugini, a Pechino, sono l’abc ai fornelli. Chiedi un cibo bu la, non speziato, e trova il tuo cavallo di battaglia per affrontare il ristorante. Se non ami il cibo estremo, opta per il pollo in agrodolce alle mandorle o per i baozi, tipici ravioli ripieni di carne, gamberetti o verdure. Per i più temerari, il mercato degli insetti di Wanfujing potrebbe essere un buon banco di prova –o la via più breve per l’ospedale.

    cibo Pechino

    Cibo a Pechino

  6. Mai dire no, l’arte del miàn zi.                                         Essenziale per avere a che fare con i pechinesi, il miàn zi è letteralmente la “faccia”. In altre parole, l’arte di declinare inviti e proposte senza rifiutare espressamente, di nascondere il disappunto dietro falsi complimenti, parlare senza offendere la sensibilità altrui. Inconcepibile per l’uomo italico, d’accordo, ma fattibile con un po’ di esercizio. (D: Vuoi mangiare dell’altro coniglio? R: E’ delizioso, devo ancora finire il mio. Lo sto gustando piano piano –in realtà, il coniglio ti disgusta: fingi di mangiarlo e non lo mangi affatto, aspettando che arrivi il conto per nasconderlo sotto una montagna di riso).  Con un po’ di ingegno potrebbe essere divertente!
  7. Sii tollerante. Gli ostacoli linguistici, lo shock culturale, il traffico e il jetlag potrebbero renderti nervoso e indurti a mal sopportare alcuni costumi cinesi. Ricorda che il viaggio è scoperta e confronto e chiediti sempre quale sia l’origine di questo o quell’uso: potresti addirittura decidere di importarne qualcuno in patria al tuo ritorno!
  8. Visita le tappe obbligatorie: dieci must della capitale. 1) Piazza Tian’anmen; 2) Città proibita e Parco Jingshan; 3) Tempio del cielo e tempio del Lama; 4) Palazzo d’estate; 5) Hutongs; 6) Silk Market; 7) Wanfujing; 8) La Grande Muraglia –nei tratti Badaling o Mutianyu; 9) San li tun; 10) Art district.

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