Achille Silvestri, morto il progressista del Vaticano
Morto il cardinale Achille Silvestri, esponente della Ostpolitik e membro dell’ala progressista del Vaticano. Aveva 95 anni
Il cardinale Achille Silvestri si è spento oggi all’età di 95 anni. Era uno dei membri più in vista del Collegio Cardinalizio, nonchè membro dell’ala progressista del Vaticano.
Giovanni Paolo II lo nominò cardinale e lo pose a capo della Congregazione per le Chiese Orientali. Colto e amabile, è stato uno dei protagonisti della Ostpolotik che, durante la Guerra Fredda, ha instaurato un primo dialogo con la parte Est.
Achille Silvestri ha promulgato le principali innovazioni del pontificato di Papa Francesco ed è stato un prnto di riferimento della corrente progressista europea.
Jürgen Mettepenningen et Karim Schelkens, che ha scritto una biografia su Silvestri, ha anche accennato a delle riunioni segrete di tutti i porporati, che hanno portato all’elezione dell’odierno pontefice.
Il cardinale ha fatto parte anche della corrente di San Gallo (dal cantone svizzero dove si riunivano) che, già ai tempi di Wojtyla, ipotizzava una riforma ecclesiale per completare i principi del Concilio Vaticano I.
Il cardinale belga era contrario, durante il conclave del 2005, all’elezione di Ratzinger e ha rappresentato la Santa Sede ia Madrid alla riunione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Malta, Buenos Aires, per la crisi delle Malvine-Falklands; Nicaragua; El Salvador; in Polonia e a Stoccolma.
È stato capo della delegazione della Santa Sede alla sessione inaugurale della Conferenza sul disarmo in Europa, ad Helsinki il decimo anniversaio della firma della Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa.
Inoltre anche a Malta, per un accordo sulle scuole della Chiesa, in Libano e in Siria e di nuovo in Polonia.
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