Afghanistan: Draghi al G20 straordinario invoca un impegno comune
Impegno comune e corridoi umanitari, questi i temi principali del G20 straordinario sull’Afghanistan presieduto dal Governo italiano
Sull’Afghanistan il premier Mario Draghi ha aperto a Palazzo Chigi un collegamento video per il G20 straordinario con i rappresentanti dei 19 Paesi oltre alla Commissione Ue che fanno parte del formato guidato quest’anno dall’Italia. Dall’altra parte del video c’è il presidente americano, Joe Biden ma non i due dei protagonisti fondamentali della crisi afghana per il ruolo che esercitano negli equilibri della regione. Non si collegheranno infatti né il presidente russo Vladimir Putin così come il presidente cinese Xi Jinping. La Russia, a quanto si è appreso ieri, dovrebbe essere rappresentata da un vice ministro degli Esteri. Sarà invece il ministro degli Esteri Wang Yi e non il presidente Xi Jinping a rappresentare la Cina. L’assenza di Putin e Xi già da sola segnala la scarsa attenzione all’iniziativa della presidenza italiana del G20. Mosca e Pechino vogliono confinare l’esperienza italiana alle sole questioni economiche.
Una discussione informale
La discussione molto informale riguarda i temi al centro dell’attenzione nella comunità internazionale. La questione dei profughi e il rispetto dei diritti umani in particolare per la condizione femminile. Al termine in sostanza solo un verbale della presidenza italiana che dovrebbe fare stato dei vari interventi. Il presidente del Consiglio potrà, tuttavia, fregiarsi di un primo risultato raggiunto al quale teneva da tempo. Un risultato per il quale ha lavorato nelle ultime settimane d’intesa con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. In particolare potrà trasformare il G20 da foro essenzialmente economico in un formato che allarga il suo raggio di azione per la prima volta ai temi geopolitici e strategici. Dalle crisi regionali alla sicurezza e alle pandemie, che influenzano direttamente anche l’economia globale.
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