5 Maggio 2015 - 17:29

Dante festeggia in Italia i suoi 750 anni

dante alighieri

Sono iniziati i festeggiamenti per Dante Alighieri, tra la benedizione di Papa Francesco e la lectura dantis di Roberto Benigni, l’Italia rinasce in lettura

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È partito ieri mattina l’inchino davanti al genio di Dante Alighieri, insieme alla benedizione del Papa: “Dante ci aiuti in tante selve oscure della storia“.

In occasione del 750esimo anniversario della nascita di Dante Alighieri, andranno in scena 187 manifestazioni in tutto il Paese e ben 173 all’estero.

Per alcuni mesi mostre, letture, convegni e conferenze, concerti di musica classica e contemporanea, spettacoli di teatro e danza, video installazioni e proiezioni, lectio magistralis, summer school con i massimi protagonisti della scena culturale nazionale e internazionale e studiosi della letteratura dantesca, faranno parte del ricco calendario che vedrà in prima fila le città più legate al sommo poeta – Firenze, Ravenna, Verona e Roma.

Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività Culturali, ha dato vita e via all’evento, partito ieri alle 11 di mattina a Palazzo Madama nell’aula del Senato, in diretta Rai.

La cerimonia, aperta dal Presidente Pietro Grasso e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è iniziata con un omaggio musicale di Nicola Piovani e Rosa Feola e una lectura dantis di Roberto Benigni.

roberto-benigni-al-senatoLa Divina Commedia – ha sottolineato il premio Oscar – è un miracolo, è un’opera la cui bellezza mozza il fiato”, scritta in una lingua “che pur avendo oltre 700 anni si comprende ancora”. E il canto più bello, a giudizio dell’attore e regista, “è proprio il XXXIII del Paradiso, l’ultimo, in cui c’è la perfezione dell’alveare, è proprio un diamante, un dono incredibile davanti al quale si rimane come sospesi”.

L’evento più suggestivo è previsto per il 14 maggio, quando si svolgerà la rievocazione storica della grande sfilata di Gonfaloni con cui, al tempo di Firenze capitale, fu inaugurata la statua di Dante dello scultore ravennate Enrico Pazzi (1865), allora al centro di Piazza Santa Croce e adesso a lato della chiesa.

Il Comune di Firenze, inoltre, finanzierà una nuova produzione della Compagnia Teatrale Virgilio Sieni dal titolo “Ballo 1265”.

Non sarà da meno Ravenna che dedica al grande poeta un fitto programma di eventi tra cui si prevede l’allestimento, presso il Museo d’Arte della mostra “Divina Commedia”, inoltre, non poteva mancare l’impegno dell’Accademia della Crusca che attiverà un assegno di ricerca sul “lessico dantesco”.

Dante è il padre della lingua italiana, dell’Italia nata nel Risorgimento, un paese che ha tanta voglia di risollevarsi e lo fa attraverso la storia da spolverare.

Diamo onore a Dante, arricchiamoci della sua esperienza per attraversare le tante selve oscure ancora disseminate nella nostra terra e compiere felicemente il nostro pellegrinaggio nella storia“, le parole del Santo padre.

750anni_danteFuori dall’Italia, grazie agli 80 Istituti Italiani di Cultura, si parlerà di Dante a Berlino, Stoccarda, Colonia, Amburgo, Monaco, Londra, Edimburgo, Parigi, Amsterdam, Bratislava, Zagabria, Helsinki, Madrid, Barcellona, Oslo, Zurigo, Riga e anche in America Latina, negli Stati Uniti, in Libano, Israele, Marocco, Australia e Corea de Sud.

Ad organizzare il tutto è il comitato MiBACT composto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dalla RAI, dai Comuni di Firenze, Ravenna e Verona, dal Centro Pio Rajna, dall’Accademia della Crusca, dalla Società Dantesca Italiana e dalla Società Dante Alighieri.

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