L’Infinito letterario di Giacomo Leopardi non conosce tramonto
L’Infinito: la lirica leopardiana lascia la Biblioteca Nazionale di Napoli per tornare a casa in occasione del suo bicentenario
Dopo 120 anni il manoscritto più conosciuto della letteratura italiana, conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli, torna a casa per celebrare il suo bicentenario.
Versi perfetti che riempiono il cuore e aprono lo sguardo verso un orizzonte senza limiti, una terra senza confini, alla ricerca di un senso da dare alla vita. Dopo 120 anni, L’Infinito di Giacomo Leopardi torna a Recanati e dà il via al Progetto “Infinito Leopardi” in onore di una delle poesie più amate nel mondo.
A quanto ci risulta l’ultima volta che il manoscritto leopardiano è stato in mostra a Recanati fu nel 1898 in occasione del primo centenario della nascita di Leopardi.
Il manoscritto è arrivato a Recanati lo scorso 18 dicembre. Per tutto l’anno sarà possibile visionare l’originale della poesia più letta e citata della storia della letteratura italiana.
Il Progetto “Infinito Leopardi” è un evento lungo un anno tra mostre, spettacoli, conferenze e pubblicazioni per esprimere la necessità di tornare al pensiero leopardiano, infatti l’iniziativa si rivolge soprattutto alle nuove generazioni.
Dall’arabo all’aramaico, dal giapponese al francese, L’infinito continua ad essere recitata in tutte le lingue del mondo. Nonostante i due secoli che separano la nostra epoca da quella in cui è vissuto il poeta, la poesia di Giacomo Leopardi continua ad esercitare un grande fascino.
Il cuore simbolico del Progetto “Infinito Leopardi” che animerà per tutto il 2019 Recanati è rappresentato dall’esposizione straordinaria a Villa Colloredo Mels. Un allestimento che permetterà la riscoperta del patrimonio leopardiano nella sezione “Infinità/Immensità. Il manoscritto” a cura di Laura Melosi con la collaborazione di Lorenzo Abbate.
“Infinito Leopardi” rientra nel progetto promosso dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario dell’Infinito di Giacomo Leopardi, istituito dal Ministero dei Beni culturali e le Attività Culturali, con la partecipazione Regione Marche, Comune di Recanati, Centro Nazionale studi Leopardiani e Casa Leopardi.
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