17 Ottobre 2016 - 11:12

Giannini prevede docenti in cattedra a 27 anni, ma i conti non tornano

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Il ministro Giannini propone un nuovo piano di reclutamento per i docenti, che potrebbe portar loro in cattedra a 27 anni; i dati delle iscrizioni a Scienze della Formazione rivelano ben altro

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Abbiamo analizzato i dati di Scienze della Formazione Primaria prendendo in esame i test di ingresso svolti il 6 ottobre (data nazionale per tutte le università) all’Università degli studi di Salerno e siamo rimasti abbastanza stupiti nel constatare che le parole della Giannini sono ben distanti da quello che accade nella realtà. Ma andiamo a snocciolare un po’ di dati per capire meglio.

I posti messi a bando dall’Università degli Studi di Salerno sono 230 (sono 5000 posti circa a livello nazionale, calcolati sul fabbisogno di docenti infanzia e primaria annuale), le prove svolte il 6 ottobre hanno restituito questi risultati (abbastanza allarmanti).

Ricordiamo, per chi non ne è a conoscenza, che il percorso di scienze della formazione primaria (lm-85bis) è l’unico percorso abilitante che attualmente dà accesso alla professione docente su infanzia e primaria e dura 5 anni (a ciclo unico). foto-unisa-e1467647480389

Tornando ai dati, soltanto 80 (1/3) persone su 230 sono nate nel 1997 (quindi che hanno concluso quest’anno il percorso di studi superiore), hanno superato la selezione e quindi possono iscriversi al percorso di laurea, con la speranza di completarlo nei tempi previsti ed andare in classe (non di ruolo) a 25 anni ed attendere un concorso (da 1 a 3 anni) che potrebbe immetterle in ruolo a 28 anni.

Da segnalare anche 18 persone che hanno fatto (probabilmente la primina) nate nel 1998 che, sempre finendo nei tempi previsti il percorso, potrebbero andare in ruolo a 27 anni.

Quindi su 230 che hanno superato la selezione solo 98 (potenzialmente) potrebbero entrare in ruolo a 27 anni. E gli altri 132? Andiamo a vedere.

4 sono nati nel ’90 (solo 1990) quindi potrebbero entrare in ruolo a 37 anni.

47 sono nati nell’80 (1980-1989) quindi potrebbero entrare in ruolo intorno ai 45 anni.

17 sono nate nel ’70 (1970-1979) quindi potrebbero entrare in ruolo intorno ai 55 anni.

3 sono nel ’60! (1960-1969) e quindi riuscirebbero ad entrare in ruolo qualche anno prima della pensione (forse).

i restanti 61 sono nati tra il 1991 e il 1996 e comunque non entrerebbero in ruolo prima dei 31-32 anni.

Analizzando questi dati siamo abbastanza sorpresi; sappiamo che non si può considerare questa un’analisi statistica perché prende in esame una sola università e per fare una buona indagine avremmo bisogno di monitorare sulla questione almeno una decina di atenei. Il dato resta comunque sorprendente e mette in luce una verità piuttosto distante dalla visione ottimistica della Giannini. La media dell’età in cui si potrebbe entrare in ruolo si aggira intorno ai 36 anni, ben 10 anni oltre quanto previsto dalla Giannini.

E poi ci sarebbe da affrontare il problema della dispersione universitaria, su 230 iscritti, nei 5 anni si perdono per strada circa una ottantina di studenti. Ma questa è un’altra storia.

 

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