Ius Scholae, scontro nella maggioranza: la Lega minaccia il Governo
La Lega ha usato lo Ius Scholae per mettere in discussione l’appoggio a Draghi. L’unico altro partito contrario è Fratelli D’Italia
Una mossa che può far saltare il banco. La Lega minaccia la maggioranza, sembra di essere tornati indietro con i tempi. Lo Ius Scholae diventa l’ennesimo appiglio per il centrodestra, nel tentativo di andare quanto prima ad elezioni. Il primo segnale di ostilità è arrivato dal Carroccio, che ha annunciato il deposito di 1500 emendamenti alla proposta di legge. Un modo per farsi sentire, proprio nel momento in cui anche i 5 Stelle potrebbero uscire.
Il segretario del PD, Enrico Letta, si dice sconcertato nei confronti della manovra per lo Ius Scholae.
“Rimango senza parole. Se si pensa di fare cadere un governo se non si vogliono dare diritti. Sullo Ius Scholae non arretriamo di un millimetro. Il metodo della Lega e di Salvini è incomprensibile: è un tema parlamentare, non di Governo. Cosa avremmo dovuto fare noi quando cadde il ddl Zan? Non subiremo ricatti sulla testa di queste famiglie, di questi ragazzi.“
Anche Giuseppe Brescia, presidente M5S della commissione Affari costituzionali, ha dichiarato: “È surreale chiedere lo stop dello ius scholae dopo aver occupato i lavori della commissione per circa 30 ore. La verità è che questo testo può essere approvato e la Lega non ha argomenti validi. Il Governo ha dato in commissione e darà in aula solo pareri tecnici. Non ha senso metterlo in mezzo.“
Sembra alquanto surreale che una legge che riguarda il Parlamento possa interferire con i piani del Governo. In tutto questo, Draghi si irrita terribilmente.
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