24 Ottobre 2018 - 09:45

La Testa di Porticello torna a Reggio Calabria dopo il restauro

testa di porticello

Torna a Reggio Calabria la Testa di Porticello. Il capolavoro in bronzo del V secolo a.C. al Museo Archeologico dopo il restauro

La Testa di Porticello, famosa per essere stata trovata nei pressi della costa di Reggio Calabria, torna a casa. Infatti, la Testa bronzea del V secolo a.C. dopo aver partecipato alla mostra alla Venaria di Torino torna al Museo Archeologico di Reggio Calabria. Inoltre, il capolavoro bronzeo è stato di recente restaurato, grazie al progetto “Restituzioni 2018”, promosso dalla Fondazione Intesa Sanpaolo.

In particolare, la Testa di Porticello rappresenta un uomo maturo dalla lunga barba e con una ricca capigliatura trattenuta da una benda. Il reperto originariamente faceva parte di una statua bronzea di dimensioni superiori al naturale. Inoltre, collocando l’opera storicamente, si possono trovare importanti confronti con la statua del Capo Artemision, o lo Zeus delle metope del tempio E di Selinunte.

La Testa fu recuperata nel 1969 nelle acque di Porticello, nei pressi di Villa San Giovanni. Inoltre, all’inizio l’opera era conosciuta col nome di Testa di Basilea, perché era stata rubata e portata nell’omonima città.

L’intervento di restauro, invece, è stato condotto da Giuseppe Mantella, con la collaborazione di Flavia Gazineo e Antonella Aricò, sotto la direzione del direttore del MArRC, Carmelo Malacrino. Un dato particolarissimo è l’ente ha allestito il cantiere in Piazza Paolo Orsi, affinché il pubblico potesse assistere alle varie attività del restauro.

Infine, si ricorda che il 16 ottobre scorso, il MarRC ha celebrato un altro importante ritorno. Infatti, in occasione dei settantacinque anni trascorsi dal rastrellamento nel ghetto di Roma e dalla deportazione degli ebrei, è tornata in esposizione al Museo di Reggio Calabria l’epigrafe marmorea con iscrizione Ioudaion, dopo un prestito.