Tunisi, una mostra che racconta il fascino dell’arte mediterranea
“Trame Mediterranee. La collezione Ludovico Corrao e Dar Bach Hamba di Tunisi” è la mostra che testimonia l’antico legame con il Mar Mediterraneo. La mostra sarà aperta dal 6 febbraio
Tunisi, il fascino caldo del Mediterraneo che incontra le sue onde e, con esse, disegna confini sempre più ampi. Dal 6 febbraio al 6 marzo aprirà la mostra “Trame Mediterranee. La collezione Ludovico Corrao e Dar Bach Hamba di Tunisi”.
Un’iniziativa dedicata a Corrao, sindaco della capitale magrebina, che trasformò la città in un gioiello dopo il terremoto del 1968, impreziosendola con il lavoro di architetti, pittori e scultori.
Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Josef Beuys a Mario Schifano, Emilio Isgrò, Mimmo Paladino, Carla Accardi e Piero Consagra sono solo alcuni degli artisti che contribuirono alla rinascita di Gibellina.
Presso l’ex Presbiterio di Santa Croce, il pubblico potrà ammirare arte contemporanea, tessuti, ceramiche e terrecotte, pupi siciliani e sculture in legno, arrivati in loco grazie alla fondazione di Corrao del 1992, l’Istituto Italiano di Cultura a Tunisi e l’Ambasciata d’Italia in Tunisia.
Questa è solo una delle tante iniziative volute da Corrao, che ha fondato anche il Museo “Le Trame Mediterranee”, nel palazzo Dar Bach Hamba di Tunisi.
L’origine esotica degli arabeschi è un linguaggio universale che fa parlare diverse culture, che afferiscono e confluiscono tutte nel grande mare, anche per la risoluzione dei conflitti.
Questo viaggio affascinante è stato curato da Enzo Fiammetta con il contributo di Achille Bonito Oliva, Francesca Lorenzo Fanara, Maria Vittoria Longhi, Calogero Pumilia, Daria Settineri e Roberta Civiletto.
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