Foto dal sito ufficiale della Camera
Una svolta. Ora i deputati del “bonus da 600 €” cominciano a tremare. L’INPS ha infatti dichiarato che è disposta a dare i nomi dei deputati che hanno chiesto e ottenuto il bonus 600 € per le partite IVA. Naturalmente, la condizione è da attribuire alla Camera, che dovrà farne richiesta. L’istituto di previdenza, ora, si rivolge alla Camera e al presidente Roberto Fico. Gli uffici della Camera stanno valutando le modalità con cui eventualmente inoltrare la richiesta.
Tra le ipotesi al vaglio ci sono la possibilità di un’interlocuzione diretta tra presidenza della Camera e presidenza dell’INPS, la risposta dell’INPS alle interrogazioni parlamentari presentate, un’audizione in commissione Lavoro. Nel frattempo i tre deputati accusati (due della Lega e uno del Movimento 5 Stelle) continuano a dichiararsi non colpevoli. Il capo politico Vito Crimi, da due giorni, sta raccogliendo le autorizzazioni firmate di rinuncia alla privacy. Non tutti i deputati, però, hanno risposto all’appello. Altre ne continuano ad arrivare in queste ore mentre, contestualmente, si aggiungono le dichiarazioni di chi dichiara di non possedere una partita IVA.
Se il via libera del garante potrebbe aver reso non necessarie le firme dei singoli, per il M5S rimane una delle strade concrete per arrivare a trovare il colpevole interno per la faccenda dei 600 €.
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