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Si è spento a Milano il Cavalier Stefano Pernigotti, nipote del fondatore della omonima fabbrica dolciaria di Novi Ligure (Alessandria). Aveva 98 anni.
Il patron dell’azienda fu vittima, nel 1980, di una una immane tragedia: la morte di entrambi i due figli, Paolo e Lorenzo, in un incidente stradale mentre la famiglia si trovava in Uruguay per visitare uno stabilimento. I ragazzi avevano rispettivamente 13 e 17 anni. Ormai senza eredi, nel 1995 Pernigotti cedette nel 1995 la società alla famiglia Averna. Quest’ultima nel 2013 la vendette al gruppo turco Toksoz.
La storia dell’azienda parte dal 1860, anno in cui Stefano Giuseppe Pernigotti apre nella piazza del Mercato a Novi Ligure una drogheria specializzata in “droghe e coloniali” e conosciuta soprattutto per la produzione di un pregiato torrone. Nel 1882, Re Umberto I concede alla società la facoltà di innalzare lo stemma reale sull’insegna della sua fabbrica: l’azienda diventa fornitore ufficiale della famiglia Reale italiana.
Nel 1914, in prossimità della Prima guerra mondiale, il Governo Italiano vieta di impiegare lo zucchero nella preparazione dei generi dolciari, fra cui il torrone. Grazie ad una geniale intuizione di Francesco, la produzione non è minacciata: l’assenza dello zucchero viene compensata dall’aggiunta di miele che dà al torrone una consistenza unica.
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