Sono iniziati i lavori al pannello maiolicato della Porta della Marina raffigurante il ruolo di crocevia di Amalfi tra Oriente e Occidente, grazie ai quali tornerà al suo antico splendore attraverso un importante intervento di restauro.
La gigantografia in ceramica che porta la firma del maestro Renato Rossi, uno dei padri fondatori dell’arte della maiolica in Costiera Amalfitana, sta per essere completamente smontato e sottoposto a una certosina ricostruzione delle parti ammalorate dall’usura del tempo e dalle condizioni climatiche. Realizzato negli anni Cinquanta, il capolavoro in ceramica spicca non solo per la sintesi storica del glorioso passato dell’antica repubblica marinara ma per l’utilizzo dei colori tipicamente mediterranei. L’opera di Rossi, che fondò la prima scuola di ceramica a Salerno, esalta la grandezza di Amalfi nel Medioevo esattamente nel periodo a cavallo tra il X e l’XI secolo, ovvero nel periodo di massimo splendore della piccola e intrepida repubblica marinara.
L’intervento di restauro sarà condotto da un’equipe di esperti e rientra in un più ampio progetto esecutivo di manutenzione, restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico emblema dell’Antica Repubblica Marinara predisposto lo scorso anno dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Daniele Milano.
«Con questo intervento portiamo a compimento il cronoprogramma per la valorizzazione di un’opera d’arte che racchiude elementi significativi e celebrativi della nostra storia – dice la consigliera delegata ai beni culturali, Enza Cobalto –. L’iter per il restauro era partito la scorsa estate con l’approvazione del progetto esecutivo e con l’avvio di una serie di interventi che hanno riguardato anche la statua di Flavio Gioia. Con questo nuovo restauro proseguiamo spediti lungo il solco della salvaguardia del patrimonio artistico-architettonico della Città».
Nello specifico il piano di intervento prevede la spolveratura e l’aspirazione preliminare del pannello e il successivo smontaggio degli elementi rimovibili e instabili. Si procederà poi con lavaggi desalinizzanti prima di passare alla pulitura con tensioattivi e rimozione con acqua demineralizzata. La fase conservativa delle maioliche prevede infine il consolidamento dei supporti in cotto con silicato di etile e nanosilici, la stuccatura con polvere di cocciopesto e NHL 3,5, l’integrazione pittorica con colori a vernice e l’apposizione di un protettivo finale.
Il pannello che descrive le rotte seguite dalle galee amalfitane lungo il bacino Mediterraneo, crocevia di popoli e di culture sin dal Medioevo, si appresta così a ritornare al suo antico splendore grazie al consolidamento e alla riparazione delle troppe scrostature presenti sulla gigantografia in cotto maiolicato dove l’area rappresentata è quella meridionale e nord orientale con le cui città gli amalfitani intrattenevano rapporti commerciali dopo aver insediato fondachi e colonie. In particolare proprio con la città santa di Gerusalemme.
Il maestoso pannello installato all’ingresso della Porta della Marina, antico accesso alla città di Amalfi, raffigura non solo la potenza marinara ma ripropone una storica menzione di Gabriele D’Annunzio tratta dal libro quarto “Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi”: “Ma quei d’Amalfi, cui la lunga spada era misura, a patria più lontana andavano; ché già s’avean contrada e forno e bagno e fondaco e fontana per tutto”. In basso campeggia il motto degli Amalfitani, che furono benemeriti in molteplici interventi in difesa della Santa Sede come Prima Repubblica Marinara d’Italia: “Contra hostes fidei semper pugnavit Amalphis”.
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