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Centomila unità archivistiche, 82.000 manoscritti, 1.600.000 libri a stampa (di cui 8.700 incunaboli), quattrocentomila tra monete e medaglie, centomila tra stampe, disegni e matrici e 150.000 fotografie. Sono questi i mumeri da capogiro della Biblioteca Vaticana, un patrimonio immenso e prezioso che raccoglie le testimonianze della letteratura, del pensiero umano, dell’arte, e delle scienze dagli albori del cristianesimo ai nostri giorni.
Cliccando su questo indirizzo sarà disponibile quello che è l’archivio digitale della Biblioteca Vaticana, con immagini ad alta definizione visibili grazie ad uno speciale visore sviluppato da NTT DATA Corporation. Questo visore è dotato di varie interfacce compatibili con diverse tipologie di dispositivi tra cui i tablet, e permetterà di ammirare le immagini di questo patrimonio unico e inestimabile. Entro il 2018, grazie ad NTT DATA, verranno digitalizzaati circa 3.000 documenti
La Biblioteca Vaticana venne fondata da Papa Niccolò V Parentucelli (1447-1455). Tra il 1587 e il 1589 Sisto V (1585-1590) decise di far costruire una nuova sede per la Biblioteca e diede incarico del progetto all’architetto Domenico Fontana. La sede attuale, dal pontificato di Leone XIII Pecci (1878-1903) sino a oggi, comprende anche altri edifici, che sono stati necessari a causa delle continue aggiunte frutto di ulteriori acquisizioni e donazioni.
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