La scuola si conferma il luogo più esposto al rischio di bullismo e cyberbullismo. È quanto emerso ieri pomeriggio durante la tavola rotonda che si è svolta nella Sala Rosa del Palazzetto dell’Arte di Foggia, un incontro promosso dal consigliere comunale di Cambia, Nunzio Angiola, per mettere a confronto esperti del mondo educativo, sociale e investigativo sul fenomeno sempre più preoccupante della violenza tra pari.
L’evento ha rappresentato un momento di riflessione collettiva su una realtà che, oggi più che mai, richiede strumenti concreti di prevenzione e una rete educativa integrata.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati dati aggiornati e allarmanti. Secondo uno studio del 2024, in Italia oltre un milione di studenti tra i 15 e i 19 anni (pari al 47%) ha subito episodi di cyberbullismo nell’ultimo anno, mentre più di 800.000 (il 32%) ammettono di aver praticato comportamenti da cyberbullo, con una leggera prevalenza tra i ragazzi (35%) rispetto alle ragazze (29%).
L’indagine dell’Osservatorio Indifesa 2024 evidenzia inoltre che il 63% degli adolescenti ha subito atti di bullismo e il 19% ha sperimentato forme di cyberbullismo. La scuola resta il contesto più esposto, con il 66% degli episodi che si consumano tra le mura scolastiche, seguita dall’ambiente digitale (39%).
Le ripercussioni psicologiche sono profonde: il 75% degli adolescenti vittime riferisce perdita di autostima e fiducia negli altri, il 47% manifesta ansia sociale e attacchi di panico, mentre il 45% tende all’isolamento e al ritiro sociale.
Durante la tavola rotonda, tutti i relatori hanno concordato sulla necessità di un approccio integrato, che coinvolga attivamente scuola, famiglie, istituzioni e mondo dell’associazionismo. Il focus è stato posto sulla promozione di una cultura del rispetto, dell’empatia e della solidarietà, da costruire attraverso programmi educativi mirati, sportelli di ascolto e campagne di sensibilizzazione.
L’iniziativa di Foggia dimostra come sia ancora possibile, e necessario, aprire spazi di dialogo e confronto per affrontare il fenomeno alla radice. In un’epoca in cui la violenza tra pari assume forme sempre più complesse e invisibili, educare alla relazione diventa una delle più urgenti sfide civili del nostro tempo.
Fonte: Foggia Today – articolo di Roberto D’Agostino
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