Il Movimento 5 Stelle procede spedito. A Montecitorio, il partito di Beppe Grillo ha avuto la possibilità di confrontarsi con le altre forze politiche, per eleggere i presidenti della Camera e del Senato.
Il dialogo è stato solamente interlocutorio, ed è servito ad aprire un dibattito sul metodo di voto che verrà adottato. Non sono stati fatti nomi, ma i capigruppo Giulia Grillo e Danilo Toninelli hanno incontrato tutti i leader, da Pietro Grasso a Maurizio Martina. Al momento, non sono stati fatti passi avanti ed ognuno è rimasto sulle proprie posizioni.
“A differenza di quanto avvenuto negli ultimi vent’anni, il nostro obiettivo è la garanzia dell’istituzione parlamentare, cosa che per noi si attua separando l’elezione dei Presidenti dalla formazione del Governo.” ha dichiarato Toninelli, del Movimento 5 Stelle.
Ettore Rosato, capogruppo PD alla Camera, ha risposto così: “Nel momento in cui ci faranno un nome faremo le nostre valutazioni e, se ci sarà un profilo autorevole e di garanzia, il PD potrebbe votarlo. Se trovassimo proposte adeguate potremmo votarle.”
Rimasto in silenzio finora, Paolo Gentiloni ha detto la sua sull’argomento. “Avere orgoglio e ambizione vale per chiunque abbia responsabilità di governo e di leadership a qualsiasi livello. C’è bisogno di serietà e coraggio, altrimenti non si riesce a dare un futuro a un Paese che ha potenzialità straordinarie e rispetto al quale dobbiamo avere il massimo della fiducia.“
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