immagine da Pixabay
Cina, dal prossimo 2020 entrerà in funzione il “Sun in the box” o “Sole in una scatola“. Questo è il nome che il governo cinese ha voluto dare al suo nuovo reattore nucleare. In Oriente ed in particolar modo in Cina c’è sempre stato un grandissimo interesse per l’innovazione nel campo delle energie nucleari. I primi esperimenti in materia risalgono agli anni sessanta. Il progetto di questo toroide, il quale nome tecnico è reattore tokamak HL-2M, è stato creato teoricamente già nel 2015, ma oggi è diventato realtà. Il paragone con il sole è dovuto dal fatto che la reazione nucleare tra deuterio e trizio produrrà una temperatura di duecento milioni di gradi Celsius. Il progetto, costato quasi un miliardo di dollari, è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra SWIP (Southwestern Institute of Physics), sotto il controllo diretto del CNNC (China National Nuclear Corporation). Le operazioni di innesco e produzione di energia, quindi, inizieranno il prossimo 2020, e chissà se in un futuro non troppo lontano anche l’Italia possa ospitare un reattore del genere per la produzione di energia.
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