Il premier Giuseppe Conte ha partecipato ieri sera alla trasmissione ‘Speciale Accordi&Disaccordi’, condotto da Andrea Scanzi e Luca Sommi. Ospiti della serata anche Marco Travaglio e Carlo Verdone. Conte ha ripercorso tutte le fase più complicate nella gestione dell’emergenza, ha dichiarato: “Uno dei passaggi più significativi è quando abbiamo dovuto, per la prima volta, disporre la zona rossa nei comuni del Lodigiano – ha spiegato il premier – 45mila abitanti cinturati, forze dell’ordine a tutte le uscite.” La dsipozione delle zone rosse è stata davvero uno shock per tutti, sia per i cittadini che per l’esecutivo, “non era mai stata disposta dal Dopoguerra a oggi” dichiara il premier.
Bloccare il paese è stata una scelta ardua per il capo dell’esecutivo, ma non è stata la fase peggiore. Conte infatti afferma che il momento peggiore è arrivato “quando ho dovuto confrontarmi con i primi decessi“. Proprio quando parla delle numerose vittime appare sul volto tutta la sua commozione: la voce si spezza, gli occhi si fanno rossi e mobili, il mento trema. .“Lì abbiamo toccato con mano una ferita che si sarebbe aperta sempre più”.
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