I ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine hanno presentato alla Food and Drug Administration la richiesta formale per iniziare, nei prossimi mesi, la sperimentazione sull’uomo di un potenziale vaccino contro il Coronavirus.
Il vaccino verrebbe infatti somministrato attraverso un cerotto, non più grande di un polpastrello, che non è altro che un vettore di 400 piccoli aghi composti di proteina spike e glucosio i quali si andrebbero a dissolvere nell’epidermide.
I primi test nel modello murino, hanno evidenziato come il vaccino possa dare i primi effetti già due settimane dopo l’applicazione del cerotto.
Il team che ha guidato i ricercatori di Pittsburgh nella ricerca di un potenziale vaccino contro il Coronavirus, resa possibile anche grazie a diversi studi pregressi, parla anche italiano: alla guida ci sono infatti l’italiano Andrea Gambotto e il collega dottor Louis Falo.
Anche in Italia continua la ricerca di una cura contro Covid-19: Upcm è per esempio attiva in Sicilia attraverso l’Ismett di Palermo (protagonista in questa stagione televisiva di un servizio de Le Iene sugli Ospedali da sogno), di cui è partner e socio fondatore.
Il 5 e 6 dicembre a Salerno, presso la sede di via Clark della Camera…
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