Draghi al Quirinale? Il premier svia con una battuta sullo spritz

‘Draghi andrà al Quirinale, me l’ha detto la moglie Serenella’, confessa il titolare del bar preferito dal premier.

Sull’ipotesi di un possibile futuro a capo del Quirinale, Draghi questa volta si lascia andare all’ironia, senza però, smentire o confermare nulla di fatto e lo fa con una battuta sullo spritz.

La “rivelazione”

L’occasione si è presentata in seguito a un’intervista rilasciata dal titolare del bar Pagaroma , che si trova di fronte alla residenza di Draghi, a Un giorno da pecora. I conduttori avrebbero così domandato ad Antonio Proietti se il premier sarà a capo dello Stato e il barista avrebbe risposto riportando una confidenza fatta dalla moglie del presidente, Maria Serena Cappello: ‘Mi ha detto che sì, sicuramente suo marito farà il presidente della Repubblica. Me lo ha detto un po’ sconsolata, perché saranno molto impegnati. Di solito stavano sempre a Città della Pieve, ma andando al Quirinale sarà più complicato‘.

Questa volta, davanti all’indiscrezione del barista, il premier si svincola con una battuta sullo spritz: ‘Io al Quirinale? Guardi, le dico soltanto che non ho mai bevuto spritz all’Aperol, non mi piace proprio — risponde il premier — L’ho sempre preso al Campari‘.

C’è una reale possibilità di andare al Colle? Draghi allora risponde: ‘Sul resto mi han spiegato che è tutta una montatura del giornalista‘. Però bella, come montatura, suggerisce il giornalista ‘Beh, insomma!‘ replica Draghi. Pochi scambi per poi defilarsi tra il divertito e il perplesso, augurando, in conclusione, buon lavoro a tutti. E sulle abitudini del premier, Proietti avrebbe affermato: ‘Prima di diventare premier, Draghi veniva per colazione e anche a fare l’aperitivo, gli piace lo spritz Aperol, a volte ne beveva anche un paio, insieme ai classici stuzzichini‘.

Draghi lascia ancora tutti nel dubbio, non intendendo sbilanciarsi prima dell’approvazione della legge di Bilancio, per cui bisognerà attendere ancora un po’. Nel frattempo, le indiscrezioni aumentano e la pressione mediatica potrebbe in breve tempo spingere il premier a sbilanciarsi, seppure di poco, sul futuro del Paese.