Gianni Infantino: “Dovremo spostare il Mondiale per Club”

Gianni Infantino, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha spiegato come potrebbe mutare il calcio: “Pensiamo alle modifiche contrattuali”

Il presidente della Fiffa Gianni Infantino, ha risposto ad alcune domande de La Gazzetta dello Sport, in merito al presente e al futuro del calcio. Ha affrontato il problema Coronavirus e le vari modifiche che potranno essere legate alla pandemia. Ha annunciato dei importanti rinvii e delle idee per il futuro del calcio mondiale.

Infantino ha primo di tutto tutelato la salute dei calciatori: “Giocare a maggio? Prima la salute. Poi tutto il resto. E il resto, per i dirigenti, significa sperare il meglio ma anche prepararsi al peggio. Senza panico, diciamolo chiaramente e facciamo un annuncio: si giocherà quando si potrà senza mettere a rischio la salute di nessuno, non è detto che sia aprile o maggio”.

Il presidente per ovviare al porblema delle scadenze di fine giugno, ha già annunicato delle modifiche contrattuali per tutelare i club: “Ora pensiamo alle modifiche e alle dispense temporanee per i regolamenti sullo status dei calciatori e i trasferimenti, così da allungare la scadenza del 30 giugno. Per proteggere i contratti e adeguare i periodi di registrazione”.

L’intervista ha toccato diverse tematiche ed ovviamente anche il futuro del Mondiale per Club, che con la nuova formula si dovrebbe giocare d’estate: “Dovremo spostarlo. Era un torneo Fifa per sviluppare il calcio di club mondiale, voluto da tutti i club, compresi i top europei. Quando l’Uefa creò la Champions, trent’anni fa, ci fu l’insurrezione di federazioni e leghe. Ora si dice che è stata una genialata. Presto decideremo se giocare la prima edizione nel 2021, nel ‘22 o al massimo nel ‘23“.

Il presidente della Fifa ha fatto trapelare anche delle possibili idee per il calcio futuro, con la volontà di renderlo molto più equilibrato, con meno club, per favorire lo spettacolo. Per quanto riguarda l’assegnazione dello scudetto, non ha preso parola in merito.