Mentre la partita sul premier pare essere vicina al triplice fischio, Lega e M5S avrebbero finalmente dato vita al loro contratto di Governo. Un “Contratto per il Cambiamento” che ha ancora molti nodi da sciogliere
Quando il Presidente
Mattarella li incontrerà oggi pomeriggio per sciogliere la riserva sul Premier, uno alle 16.30 e l’altro alle 18.00,
Luigi Di Maio e Matteo Salvini avranno già approntato il loro comune programma di Governo. I leader di Movimento Cinque Stelle e Lega hanno lavorato duramente per trovare un accordo sui maggiori temi della Politica italiana, ma alcuni nodi restano ancora da sciogliere.
Legge Fornero? Si, ma…
L’alleanza giallo-verde sembra avere intenti comuni sulla
legge Fornero: sia il Carroccio che i ragazzi di Casaleggio, infatti, ne vogliono una
revisione drastica. L’operazione, che ha un costo che oscilla tra i 5 ed i 12 miliardi di Euro, dovrebbe prevedere:
- Una revisione generale delle soglie di età pensionabile, con una opzione donna che permetterebbe alle lavoratrici di congedarsi già a 60 anni ma con una detrazione sulla pensione, ed una postilla dedicata ai lavori usuranti.
- Introduzione di quota 100 e quota 41: nel primo caso si potrebbe andare in pensione a 62 anni ma avendo versato almeno 35 anni di contributo. Nel secondo caso si potrebbe andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica.
Cavalli di battaglia
Nel programma di Governo fanno capolino anche i due cavalli di battaglia della campagna elettorale dei due partiti. L’introduzione del reddito di cittadinanza voluto dal Movimento di Di Maio, però, non potrà prescindere da una riforma dei Centri per l’Impiego, mentre Salvini è riuscito a mettere sul tavolo la flat tax a due aliquote.
Gli altri punti
Il “Contratto del Cambiamento” sembra avere un occhio di riguardo per le famiglie (con particolare attenzione agli asili nido ed all’
abolizione dell’Iva sui prodotti per l’infanzia) e per i lavoratori (è stato stabilito, infatti, un
salario minimo di 10 Euro all’ora). Importante poi una revisione infrastrutturale della rete idrica e la ricerca di
fondi per il rimpatrio dei migranti irregolari.
Zone Grigie
Al Pirellone, però, il dibattito si è mostrato particolarmente acceso in materia di politica estera (in particolare per ciò che riguarda i
rapporti con la Russia e L’Europa). Il Movimento 5 Stelle è parso poi inamovibile sulla questione
Grandi Opere, nonchè sulla revisione del sistema bancario italiano (con l’apertura di una
Banca per lo Sviluppo). Ancora da sciogliere i nodi sul
condono fiscale e sulla sorte dell
‘Ilva di Taranto.