I colloqui per il Governo, al Quirinale, saranno di breve durata. Scontato almeno un altro giro di trattative. Mattarella spera di mettere a posto tutte le tessere del puzzle
Le trattative sono ferme al
4 Marzo. È passato un mese, ma
la stasi continua per il
Governo. Dunque,
Sergio Mattarella ha deciso di
rompere gli indugi e di indire delle
consultazioni “flash” al
Quirinale. Giusto il tempo di fare
un rapido giro di orizzonti, nulla di più e di prendere atto delle posizioni, ormai già note. Sicuramente, al termine del
primo giro di consultazioni, il
Presidente della Repubblica non darà alcun incarico, né a
Di Maio, né a
Salvini. Questo perché entrambi, da quanto emerso, non sono attualmente in grado di
indicare una via ragionevole per risolvere il tutto. In questo marasma di incontri, colpisce un altro fattore, e cioè
la loro durata. Si tratta, infatti, di
incontri molto rapidi, di
un’ora ciascuno. Gli incontri si apriranno
domani mattina alle 10.30, per poi chiudersi il
5 Aprile alle 16.30. Il che fa pensare, perché
la gestione di un caso “speciale” come quello verificatosi in queste elezioni
è del tutto ordinaria. Ma forse qualcosa
si smuoverà: le ambizioni e i punti fermi di entrambi (
Salvini vuole il voto,
Di Maio vuole il Governo) saranno definitivamente
abbattuti o promossi. Ora come ora, però, in queste condizioni,
le premesse per risolvere la situazione e formare la tanto agognata legislatura
non sono state minimamente raggiunte. E nemmeno può servire
la soluzione, già operata nel 2013,
di un pre-incarico, perché all’epoca il
PD aveva tutte le carte per poter governare. Ora, il
Parlamento è in ogni caso
spaccato in due. Ciò significherebbe
mandare Di Maio (o Salvini) allo sbaraglio. La situazione diventa
sempre più intricata.