In ricorrenza del suo compleanno, ricordiamo Kevin Spacey e la sua decennale esperienza sul grande schermo
[ads1] Kevin Spacey, nato il 26 luglio del 1959, è un attore statunitense. Acclamato dal pubblico per i personaggi eccentrici che ha interpretato, è tuttora un
baluardo del cinema non solo statunitense ma anche internazionale. Il suo “esordio” cinematografico coincide con il primo vero riconoscimento: nel 1996 Kevin Spacey è consacrato al grande schermo con la sua
magistrale interpretazione di Roger Kint ne
I soliti sospetti di Bryan Singer, grazie alla quale vincerà il premio Oscar come miglior attore non protagonista. Il suo talento è agli occhi di tutti, e viene confermato man mano che i registi lo scelgono per le proprie pellicole: nel 1999 è la volta del film
The big Kahuna, al quale segue, nel 2000, l’enorme successo di
American Beauty.
Qui, si raccontano le
tormentose vicende di un uomo di mezza età – Kevin Spacey, per l’appunto – davanti all’avvenenza di un’adolescente, rivelando tutti i difetti della classe media americana, falsamente perbenista dinanzi ai più piccoli accadimenti della vita quotidiana. La sua interpretazione impeccabile viene premiata: l’attore vince l’Oscar come miglior attore protagonista. Dopo un tentativo alla regia mal riuscito, Kevin Spacey è tornato – stavolta per il piccolo schermo – con una produzione firmata
Netflix,
House of cards, Gli intrighi del potere. Interpreta
Frank Underwood, uomo spietato votato alla politica, nell’obiettivo di raggiungere la stanza ovale con qualsiasi mezzo in suo potere. Il personaggio, seppur nel suo ruolo di “cattivo”, è eccezionale, soprattutto per la capacità di Spacey di rivolgersi a tu per tu allo spettatore, e per il suo
humor nero. Il successo della serie tv, trasmessa in Italia da
Sky Atlantic HD, ha creato un file rouge con una carriera già avviata e straordinaria, confermandone il talento unico. [ads2]