“Non insegnate ai bambini, non insegnate la vostra morale. E’ così stanca e malata, potrebbe far male”, cantava Giorgio Gaber. E che le parole possano far male, che un’educazione improntata alla costruzione di muri piuttosto che di ponti possa essere deleteria, lo sa bene Jasmine che a quattro anni non vuole più andare a scuola perchè presa in giro dai suoi compagni per il colore della pelle.
“Mi chiamano cacca”, confida la piccola Jasmine a Nina Palmieri de “Le Iene”, che l’ha voluta incontrare per farle capire che ognuno è bello a suo modo.
La giornalista ha portato con sè alcuni illustri esempi di personaggi di colore che sono diventati delle icone nel mondo dello sport (Usain Bolt), della musica (Bob Marley) o della politica (Barack Obama e sua moglie Michelle).
Ma a far breccia nel cuore della bambina, sono riuscite solo le parole di Antonio, l’unico che “mi dice bella”. Queste le parole del giovanissimo principino da cui molti grandi, soprattutto loro, dovrebbero imparare:
Tu sei bella cosi’ e chi ti dice il contrario e’ cattivo.
Senza troppi proclami, al cuore delle cose. Come solo i bambini (quelli educati all’esistenza della diversità) sanno fare.
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