L’Italia non resta a guardare. In Libia, lo scacchiere si muove, e con esso anche Matteo Salvini incomincia a fare le prime mosse. A prendere l’iniziativa è il premier Giuseppe Conte, ma in queste ore c’è un particolare protagonismo del ministro dell’Interno. Un’offensiva politica e diplomatica non soltanto nei confronti degli altri Paesi europei.
Il vicepremier sta cercando di mettere con le spalle al muro la Francia, di neutralizzare le mosse di Emmanuel Macron che dietro le quinte starebbe sostenendo l’avanzata delle forze militari che voglio cacciare il Governo Sarraj. La prima mossa del leader della Lega è quella di stringere i rapporti direttamente con Ahmed Omar Maitig, vicepresidente del Governo di accordo nazionale libico e uomo forte di Misurata.
“Lui vuole prendere il controllo della Libia e vuole essere a capo di un suo governo militare, vuole instaurare una giunta, una vera e propria dittatura. Si fermi o lo annienteremo.” aveva detto non molto tempo fa, riferendosi ad Haftar.
Se tutta l’operazione andasse in porto, Salvini e il Governo italiano riuscirebbero nella doppia mossa. Uno scacco matto a Macron e ai suoi amici della Cirenaica e allo stesso tempo la garanzia che dalla costa libica le partenze dei migranti verranno ridotte al lumicino.
Il tutto in completa assenza del vero ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi.
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