Picasso a contatto con il mito e l’antichità al Palazzo Reale di Milano

A Milano in mostra 200 opere di Pablo Picasso. Il genio spagnolo a contatto con il mito e l’antichità al Palazzo Reale del capoluogo lombardo

200 capolavori per rappresentare il genio di Pablo Picasso a Milano. Fino al 17 febbraio, al Palazzo Reale è esposto quel rapporto che l’artista spagnolo ha sviluppato con il mito e l’antichità.

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Ad esempio, la figura del Minotauro prende forma nelle opere dell’artista. A partire da questo, tutte le reinterpretazioni del pittore scorrono attraverso le sei sezioni della mostra Metamorfosi. L’esposizione, inoltre, costituisce la tappa milanese della rassegna europea triennale Picasso-Méditerranée, promossa principalmente dal Musée Picasso di Parigi.

In particolare, la mitologia del bacio apre l’esposizione. In questo caso, il bacio di Rodin è accostato a Paolo e Francesca di Ingres. Inoltre, durante il percorso ci si può aggirare tra opere popolate da fauni e centauri, dominate dalla figura di Arianna. Successivamente, durante la seconda tappa, il visitatore si addentra nell’arena, partecipa alla guerra o al corteo di Bacco.

La terza tappa è invece dedicata alle fonti dell’antico. Infatti, qui possiamo ammirare tutte la commistione esistente tra Picasso e l’arte greca classica. Successivamente, durante la quarta tappa, si può esplorare il Louvre, che il maestro visita spesso, ispirandosi alle figure dei bassorilievi greci per molti dei suoi dipinti.

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La ceramica è al centro della quinta sezione. Nel dopoguerra, incitato dalla ceramista Suzanne Ramier, Picasso si immerge in un universo ancestrale. Infatti, realizza meravigliose opere, come le terrecotte Donna con mantiglia, Frammento di pignatta decorato con un viso o Suonatore di flauto doppio seduto.

Infine, ci sono anche capolavori in arrivo da prestigiose collezioni internazionali, come il Musée National Picasso di Parigi o il Louvre. Tra queste troviamo La donna in giardino, una scultura in ferro saldato utilizzato come materiale di riciclo. Questa particolare opera, inoltre, apre l’ultima sezione della mostra, introducendo le Metamorfosi di Ovidio, di cui nel 1931 Picasso illustrò un’edizione.

Redazione ZON

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